Corsi di integrazione in Germania: come funzionano e chi può accedere

corsi di integrazione

Decidere di trasferirsi e vivere in Germania è un passo significativo che comporta numerosi cambiamenti e sfide. Una delle più importanti e complesse – lo abbiamo sperimentato in prima persona! – è l’integrazione nella società tedesca, che richiede non solo la conoscenza della lingua tedesca ma anche una comprensione approfondita della cultura, della storia e del funzionamento dello Stato. Il rischio, per chi non si immerge nella cultura del Paese in cui abita, è quello di vivere in una bolla, limitando le proprie frequentazioni, faticando a comunicare in caso di necessità (per esempio dal medico o negli uffici pubblici) e sperimentando, prima o poi, un senso di alienazione rispetto all’ambiente circostante. La lingua è la chiave per sbloccare molte delle situazioni che ci appaiono complesse nella nostra vita quotidiana da italiani all’estero, dal mercato del lavoro alle interazioni sociali. Proprio per questo motivo, in Germania sono stati creati corsi di integrazione per aiutare i nuovi arrivati a stabilirsi con successo.

Nonostante siano stati pensati prevalentemente per i cittadini non europei, anche chi proviene da uno Stato membro dell’UE può accedervi, se riscontra particolari difficoltà nell’integrazione e ha bisogno di un supporto in tal senso, per esempio per poter lavorare. I corsi di integrazione sono un elemento cruciale del processo di accoglienza in Germania e sono progettati per fornire agli stranieri le competenze linguistiche e culturali necessarie per navigare nella vita quotidiana e professionale. Dal punto di vista dell’integrazione sociale, noi italiani partiamo in qualche modo avvantaggiati, poiché diversi aspetti (anche se non tutti) dell’organizzazione dello Stato sono simili a quelli italiani.


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Come sono organizzati i corsi di integrazione

Ogni corso di integrazione è strutturato per coprire tutti gli aspetti essenziali dell’apprendimento della lingua e dell’orientamento culturale. La durata generale del corso di integrazione è di 700 ore, delle quali 600 sono destinate all’apprendimento della lingua e 100 all’approfondimento della cultura tedesca. Esistono anche corsi strutturati in modo differente, che arrivano fino a un massimo di 1.000 unità didattiche, per persone che hanno esigenze di apprendimento specifiche o corsi intensivi da sole 400 unità didattiche.

corsi di integrazione

Il corso di lingua, che rappresenta la parte fondamentale del corso di integrazione, è progettato per immergere gli studenti nella lingua tedesca attraverso l’esplorazione della grammatica di base e del lessico che può essere utile per discutere di argomenti che si incontrano nella vita quotidiana, come il lavoro e la carriera, l’istruzione e l’aggiornamento professionale, l’istruzione, gli acquisti e il consumo, il tempo libero e i contatti sociali, la salute e l’igiene e così via. Inoltre, il corso fornisce le competenze pratiche necessarie per scrivere lettere ed e-mail in tedesco, compilare moduli, fare telefonate e candidarsi per un lavoro. Nel complesso, il corso prepara al superamento dell’esame per il livello linguistico B1.

Dopo aver completato il corso di lingua, gli studenti procedono con il corso di orientamento, che comprende, che ha lo scopo di fornire una comprensione approfondita del sistema giuridico tedesco, della storia e della cultura del paese. Si approfondiscono argomenti come i diritti e i doveri di chi vive in Germania, le forme di convivenza nella società e i valori fondamentali sui quali si fonda lo Stato tedesco, quali la libertà religiosa, la tolleranza e la parità di diritti tra i generi.

Come si accede a un corso di integrazione

In quanto cittadini dell’UE, in teoria gli italiani non sarebbero fra i destinatari dei corsi di integrazione. Tuttavia, l’Ufficio federale per la migrazione e i rifugiati può ammettere anche i cittadini europei a questo tipo di corsi, per esempio se non parlano ancora sufficientemente il tedesco, se hanno una particolare esigenza di integrazione e se ci sono posti liberi nel corso. A tal fine, è necessario compilare la domanda di ammissione e presentarla all’ufficio regionale dell’Ufficio federale per le migrazioni e i rifugiati. I corsi sono disponibili sia a tempo pieno che a tempo parziale, per adattarsi alle diverse esigenze degli studenti. Sebbene il corso di integrazione venga generalmente frequentato a tempo pieno, in casi eccezionali, per esempio per chi lavora, è possibile frequentare un corso part time. Sono disponibili anche corsi pomeridiani e serali.

Prima dell’inizio del corso di integrazione, l’istituto organizzatore effettua un test di ingresso per valutare il livello di conoscenza della lingua tedesca degli studenti. Il risultato di questo test è fondamentale per determinare il punto di partenza appropriato per ogni studente.

In ogni città ci sono diverse scuole e istituzioni che offrono questo tipo di corsi: puoi scoprire la più vicina a te visitando il sito del Ministero Federale per la Migrazione e i Rifugiati.

sciopero degli insegnanti

Chi paga il corso di integrazione?

La metà dei costi per il corso di integrazione sono a carico del partecipante e l’altra metà dello Stato, a patto che lo studente, alla fine del corso, superi l’esame. Anche il costo orario a carico dello studente è molto più basso di qualsiasi altro corso di lingua: a oggi, il costo è di 1,95 € l’ora. Se si considera un corso di integrazione standard da 700 ore, il costo è di 1.365 euro, da pagare separatamente per ogni sezione di corso da 100 unità didattiche. Se lo studente supera il test finale al termine del corso, entro due anni dal rilascio dell’autorizzazione a partecipare, può richiedere, a determinate condizioni, la restituzione della metà del contributo alle spese. A tal fine, è necessario presentare una domanda firmata alla filiale di competenza.

Inoltre, per i beneficiari di alcune prestazioni sociali è prevista la possibilità di esenzione dai costi.

Vuoi saperne di più? Trovi le informazioni complete, anche in inglese, sul sito del Ministero Federale per la Migrazione e i Rifugiati.

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