Il Museo della Fotografia di Berlino: dalle origini a Helmut Newton

Museo della Fotografia
Foto: © Staatliche Museen zu Berlin / Stefan Müller

Se amate la fotografia, a Berlino c’è un museo che non potete assolutamente perdervi. Stiamo parlando, ovviamente, del Museo della Fotografia, aperto nel 2004, che ospita la collezione di fotografia della Biblioteca d’Arte e quella della Fondazione Helmut Newton, oltre a diverse mostre temporanee. I suoi 2.000 metri quadrati di spazio espositivo ospitano fotografie di tutte le epoche e gli stili, dagli albori del genere fino alle più ardite sperimentazioni degli artisti contemporanei.

Il Museo della Fotografia, la Fondazione Helmut Newton e la collezione della Biblioteca d’Arte

Nei due piani inferiori dell’edificio troverete la mostra permanente permanente “Helmut Newton’s Private Property“, che da anni riscuote successo, e mostre sul lavoro di Helmut Newton, della sua musa Alice Springs e di alcuni suoi stimati colleghi e amici. Qui troverete collezioni come “Helmut Newton: Sex and Landscapes”, “Newton, Nachtwey, Lachapelle: Men, War & Peace” e “Helmut Newton Polaroids”. Ogni collezione esplora aspetti diversi dell’espressione creativa di Newton, della sua vita e della sua carriera.

Helmut Newton Museo della Fotografia
Foto: Ralf Liebau, stimmte der Veröffentlichung unter GNU zu, cropped Beyond My Ken, CC BY-SA 3.0 <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/>, via Wikimedia Commons

La collezione di fotografia della Biblioteca d’Arte, invece offre al primo piano mostre che raccontano il mezzo fotografico in un’ampia varietà di temi e sfaccettature. Il patrimonio di questa collezione spazia dai primissimi esempi di fotografia al Pittorialismo novecentesco e alle sperimentazioni degli ‘20, fino a oggi. Qui sono stati esposti artisti del calibro di Raimund Kummer, M+M, Philipp Schönborn, Boris Hars-Tschachotin e Hannes Nehls, Regina Schmeken, Reiner Leist, Raymond Depardon e Simone Mangos. Spesso, le installazioni sono state utilizzate per dialogare con lo spazio fisico dell’esposizione, nello specifico, con i segni lasciati dalla distruzione quasi completa della Kaisersaal durante la seconda guerra mondiale, la cui ristrutturazione si è protratta fino al 2010. Le mostre che vengono ospitate qui non mancano mai di esplorare i confini della fotografia, non di rado mettendo in discussione il rapporto del mezzo con la scultura e il cinema, la religione e la storia, ma più in generale tutti gli aspetti della società contemporanea in continuo mutamento.


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Se decidete di programmare una visita, vi consigliamo di visitare sempre il sito ufficiale, per scoprire quali mostre temporanee siano in corso: scoprirete un programma espositivo multiforme, che attinge alle ricche collezioni fotografiche dello Staatliche Museen zu Berlin, ma presenta anche opere di fotografi di spicco e temi importanti della storia della fotografia.

L’edificio

L’imponente edificio che ospita il museo si trova sulla Jebensstraße, di fronte alla stazione ferroviaria Zoologischer Garten, nel quartiere di Charlottenburg, e fu costruito nel 1908/09 su progetto di Heino Schmieden e Julius Boethke. All’inaugurazione del 2 settembre 1909 partecipò il Kaiser Wilhelm II. L’edificio neoclassico fungeva da casinò per il corpo degli ufficiali della Landwehr-Inspektion Berlin. L’intero complesso era dedicato allo svago e al relax degli ufficiali: qui si trovavano infatti un ristorante, camere per gli ospiti, diverse sale per banchetti, tra cui la Kaisersaal, piste da bowling e un poligono di tiro. Tanto opulento era l’interno, quanto sobrio l’esterno, quasi a voler coprire con un velo di modestia i fasti dell’Art Nouveau.

Nel 1950, il Senato di Berlino acquistò l’edificio, gravemente danneggiato dai bombardamenti, e lo destinò a ospitare le collezioni dell Biblioteca d’Arte e della “Galleria del XX secolo”. Tra il 1978 e il 1986, anche la Berlinische Galerie utilizzò l’edificio di Charlottenburg. Da quando la biblioteca d’arte si è trasferita nel nuovo edificio del Kulturforum nel 1994, nell’edificio di Jebensstraße sono stati spostati i depositi e i laboratori del Museo delle Culture Europee e della Alte Nationalgalerie.

La Fondazione Helmut Newton è entrata in campo poco prima dell’apertura del 2004.

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