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Accusato di pestaggi su neonazisti. Ventiduenne arrestato a Berlino

Un’estesa operazione di polizia a Berlino ha portato all’arresto di un giovane estremista di sinistra, Simeon T., originario della Turingia, ricercato in tutta Europa per presunte aggressioni a neonazisti a Budapest. Il ventiduenne di Jena è sospettato di appartenere alla cosiddetta Hammer Gang, un gruppo nato nel 2018 con lo scopo preciso di dare la caccia ai neonazisti.

L’accusa: pestaggio dei partecipanti a un raduno di neonazisti in Ungheria

Nello specifico, Simeon T. è accusato di aver fatto parte di un gruppo che, nel febbraio di quest’anno, si è recato a Budapest in occasione di una manifestazione neonazista, i cui partecipanti, provenienti da diversi Paesi europei, si riunivano per commemorare la Wermacht e le SS. La Hammer Gang avrebbe preso di mira diversi degli intervenuti, ferendone almeno sette. Alcuni video, divulgati online, mostrano ima delle aggressioni, nel corso della quale un uomo viene colpito alla testa con una mazza, per poi essere preso a pugni e calci e infine attaccato con uno spray al peperoncino.

In quell’occasione, la polizia ungherese ha arrestato due sospetti. Una donna è stata rilasciata con la condizionale, mentre un uomo è ancora in custodia. La procura di Budapest li ha accusati di lesioni personali gravi e pericolose per la vita e di appartenenza a un’organizzazione criminale. Altre dodici persone sono ricercate.


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Altri membri del gruppo sono stati già arrestati

La polizia tedesca, nel frattempo, avrebbe rintracciato T., sul quale pendeva un mandato d’arresto europeo, in un hotel della capitale tedesca, e lo avrebbe arrestato al termine di un’operazione rocambolesca, nel corso della quale il giovane si sarebbe addirittura lanciato da una finestra, rimanendo ferito. Nel frattempo, anche il suo appartamento di Jena è stato oggetto di una perquisizione. A eseguire l’arresto sarebbe stata una task force mobile proveniente dalla Turingia.

Simeon T. Sarebbe anche legato al gruppo nel quale militava l’estremista di sinistra Lina E., già condannata a giugno insieme ad altri membri della Hammer Gang, dal tribunale superiore di Dresda, in Sassonia. Nel suo appartamento sarebbero stati confiscati diversi dispositivi telefonici e oggetti il cui possesso potrebbe configurare una violazione della legge sulle armi.

Non si sa se il giovane sarà estradato

Il giovane era stato oggetto di un mandato di arresto europeo e nazionale, tuttavia al momento non è stata avanzata alcuna richiesta di estradizione da parte delle autorità ungheresi. Secondo quanto riportato dalla Berliner Zeitung, gli inquirenti avrebbero riferito che la Procura generale di Dresda avesse richiesto un mandato di arresto nazionale al Tribunale distrettuale di Dresda, affinché Simeon T. non venisse estradato in Ungheria. Tuttavia, un portavoce della Procura generale non avrebbe confermato la notizia mercoledì.

Si ritiene che uno dei latitanti del gruppo, un uomo di 30 anni, sia il capo della Hammer Gang, nonché il compagno di Lina E. Le autorità federali hanno addirittura offerto una ricompensa di 10.000 Euro a chiunque possa aiutare nella sua cattura.

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