Chatrian fuori dalla Berlinale. Scorsese e altri protestano contro Roth: “Comportamento immorale”

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Carlo Chatrian. Photo credits: EPA-EFE/ALEXANDRA WEY

Una lettera aperta, con nomi molto importanti del mondo del cinema, prende posizione contro l’esclusione del direttore artistico Carlo Chatrian dalla Berlinale, l’importantissimo festival internazionale di Berlino. Stiamo parlando di firmatari del calibro di Martin Scorsese, Radu Jude, Joanna Hogg, Claire Denis, Bertrand Bonello, M. Night Shyamalan, Kristen Stewart, Hamaguchi Ryusuke e Margarethe von Trotta, tutti uniti contro il mancato rinnovo del contratto di Chatrian, che a quanto pare ha colto tutti di sorpresa. Il numero dei firmatari ha superato i 300 nomi e continua a crescere, insieme alle polemiche.

Carlo Chatrian estromesso dalla Berlinale: protestano nomi insigni del cinema

Chatrian, nominato direttore artistico nel 2018, ha guidato la sua prima edizione della Berlinale nel 2020 e avrebbe dovuto restare oltre il 2024. Tuttavia, alla fine di agosto, l’ente tedesco responsabile del festival, il Kulturveranstaltungen des Bundes in Berlin (KBB), ha pubblicamente annunciato che non avrebbe prolungato il suo contratto, lasciando sia Chatrian che il pubblico sbigottiti.

Eppure, la ministra di Stato per la cultura e i media Claudia Roth avrebbe fatto intendere all’ormai ex direttore artistico che il rinnovo del contratto ci sarebbe stato. A Variety, Chatrian riferisce che “a marzo ho avuto un incontro con [Roth], in cui abbiamo concordato di rinnovare il mio contratto come direttore artistico. Ciò che era ancora da definire era la struttura della direzione. Ho sempre detto che mi andavano bene altre forme di governance, purché fosse preservata la mia libertà nel comporre il programma. L’annuncio pubblico, il 31 agosto, mi ha reso del tutto consapevole che non c’erano più le condizioni per continuare a fare il direttore artistico, dopo il marzo 2024”.


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Molti ritengono che Roth, visto il suo ruolo apicale nel contesto in cui si muovono gli attori di questa vicenda, non potesse non sapere e per questo è la destinataria della lettera aperta, che contiene accuse e parole forti, visto che si parla di “comportamento dannoso, non professionale e immorale“. L’ampio sostegno a Chatrian non si limita ai nomi di grande risonanza, come quelli già citati, ma coinvolge molti registi indipendenti provenienti da tutto il mondo, inclusi Paesi come Cina, Corea del Sud, Australia, India, Grecia, e Spagna. Di seguito il testo della lettera

Lettera aperta a sostegno di Carlo Chatrian, Direttore Artistico della Berlinale

Noi, un gruppo eterogeneo di registi provenienti da tutto il mondo, che nutrono un profondo rispetto per il Festival Internazionale del Cinema di Berlino come luogo per il grande cinema di tutti i generi, protestiamo contro il comportamento dannoso, non professionale e immorale della ministra di Stato Claudia Roth, che ha di fatto obbligato lo stimato Direttore Artistico Carlo Chatrian a dimettersi, nonostante le promesse di prolungare il suo contratto.

Carlo Chatrian non sarà un uomo di spettacolo ma, con i suoi modi pacati, lui e il suo team hanno scelto un percorso curatoriale aperto e artisticamente gratificante, mostrando nuove direzioni del cinema mondiale, sfidando gli stereotipi e collegando diversi filoni cinematografici. Nonostante le circostanze più difficili, tutte al di fuori del controllo di Chatrian – la pandemia, le restrizioni finanziarie e il deterioramento del centro del festival intorno a Potsdamer Platz – le edizioni passate, sotto la sua guida, sono state molto vive, piene di sorprese positive e, nonostante il minor numero di film proiettati, molto popolari, alla pari con i tempi pre-pandemia.

Inoltre, i film premiati con i principali riconoscimenti del festival, negli ultimi quattro anni, si confermano essere film importanti, tutti acclamati dalla critica e proiettati in tutto il mondo, sia nei circuiti commerciali che in altri importanti festival.

Invece di premiare Carlo Chatrian per il suo sforzo, la sua dedizione e la sua pazienza, la ministra ha scelto di aumentare ulteriormente le difficoltà, fino a quando Carlo Chatrian è stato costretto ad annunciare che non continuerà dopo il completamento del suo attuale contratto, in quanto la posizione di Direttore Artistico si è dissolta.

Non sorprende che non sia stata presentata o discussa alcuna visione migliore per il festival, se non la discutibile e politicamente arretrata richiesta di una mano forte di cui la Berlinale avrebbe bisogno nella forma di un “Intendente”. Chiediamo con forza di prolungare il mandato di Carlo Chatrian e di riparare il danno fatto a questo festival cinematografico fondamentale.

La lettera aperta pone Claudia Roth in una posizione delicata e aumenta la pressione sulle sue spalle. Oltretutto, trovare un sostituto rinomato risulterebbe estremamente difficile. Il quotidiano Welt riporta che una candidata avrebbe già rifiutato l’offerta prima della pubblicazione della lettera, gettando ulteriori incertezze sul futuro della Berlinale. Resta da vedere come si svilupperà questa controversia e quali saranno gli step successivi nella storia del festival e del suo direttore artistico.

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