Un complesso residenziale attraversato da un’autostrada: lo “Schlange” di Berlino

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Il Complesso abitativo "Schlange", Berlino, attraversato da un'autostrada. Foto: Axel Mauruszat, Attribution, via Wikimedia Commons

Il complesso abitativo conosciuto come “Schlange” (il serpente) e situato lungo la Schlangenbader Straße, Berlino, ha una peculiarità che lo rende quasi unico al mondo: è attraversato da un’autostrada. Esiste infatti solo un altro edificio con le stesse caratteristiche ed è il Gate Tower Building di Osaka.

Costruito negli anni ’70 nel distretto di Wilmersdorf, ai margini del Rheingauviertel, il “serpente berlinese” è stato posto sotto tutela monumentale nel dicembre 2017, ma ha anche molti detrattori, che lo ritengono un vero e proprio orrore edilizio.


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Un’autostrada che attraversa un complesso abitativo: lo “Schlange” di Berlino

L’attuale struttura racchiude e accompagna l’autostrada per 600 metri, lungo il suo percorso nord-sud, e si innalza fino a 46 metri di altezza (equivalenti a 14 piani). La struttura segue lo stesso andamento della carreggiata, che curva leggermente.

L’isolamento acustico pare esser piuttosto buono, quindi l’esperienza dei circa 3500 inquilini del complesso non è infernale come ci si potrebbe aspettare. Le unità abitative sono circa 1758 e sul terreno sono stati costruiti parchi giochi e aree per cani. Una terrazza panoramica, che un tempo si trovava al 13° piano della struttura, è stata chiusa per motivi di sicurezza, a causa di pericolosi tentativi di arrampicata. Nel progetto sono stati integrati 28 spazi commerciali e al di sotto dell’autostrada sono stati costruiti parcheggi sotterranei con 760 posti auto (606 garage e 154 posti auto scoperti), più un parcheggio multipiano separato, con 437 posti auto aggiuntivi.

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Complesso residenziale “Schlange”, cortile interno. Dirk Ingo Franke, CC BY 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/3.0>, via Wikimedia Commons

Un po’ di storia: come nasce tutto questo

L’intero progetto è stato realizzato tra il 1976 e il 1980 per conto di Degewo. Nella metà degli anni ’70, la situazione abitativa di Berlino Ovest si presentava critica e anche la costruzione di grandi complessi residenziali in periferia (tra cui Märkisches Viertel e Gropiusstadt) non riusciva a compensare la carenza di alloggi, soprattutto perché diversi vecchi quartieri erano stati demoliti negli anni ’60.

Gli architetti Georg Heinrichs, Gerhard Krebs e Klaus Krebs si occuparono della pianificazione di quello che all’inizio avrebbe dovuto chiamarsi “Wohnpark Wilmersdorf“, mentre diverse aziende collaborarono alla costruzione, in joint venture. Il complesso copriva un’area di 44.000 m² e la struttura in Schlangenbader Straße si sovrapponeva, nella parte occidentale, alla A 104, sezione meridionale dell’autostrada urbana A 100.

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Il complesso residenziale dello “Schlange”, Berlino. Gunnar Klack, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Dopo il completamento dell’opera, un cedimento del terreno ha reso necessaria una successiva compattazione, nonché l’installazione di cunei di sostegno in acciaio sopra i ponti a trave. Nel corso degli anni ’80, inoltre, si è verificato un deterioramento dell’area residenziale, causato principalmente dalla criminalità e dall’inquinamento. Importanti investimenti in tecnologie e personale di sicurezza effettuati negli anni ’90, tuttavia, hanno parzialmente migliorato la situazione. Tra il 1998 e il 2000, sono stati investiti oltre 6,6 milioni di euro.

Ottimo esempio di edilizia sociale oppure scempio architettonico?

Nel 2002, l’opera è stata premiata con il Renault Traffic Design Award nella categoria “Premio Storico”, ma nonostante questo riconoscimento, non mancano i detrattori, anche piuttosto insigni. Tra questi c’è ad esempio Richard von Weizsäcker, primo presidente della Germania riunificata ed ex sindaco di Berlino dal 1981 al 1984. A proposito dello “Schlange”, Weizsäcker ha infatti dichiarato: “Se il diavolo volesse fare qualcosa di brutto a questa città, farebbe costruire di nuovo qualcosa come il ‘Serpente'”.

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