Islamisti, estremisti di destra e pregiudicati nella security del Silversterparty alla Porta di Brandeburgo

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Un documento della polizia di Berlino rivela che alla Porta di Brandeburgo, la notte di capodanno, avrebbero dovuto lavorare nei servizi di security del Silversterparty dei personaggi noti alle forze dell’ordine per avere profili inquietanti.

Sarebbero stati infatti assoldati, e poi esclusi dopo un background check quasi fuori tempo massimo, un islamista, un estremista di destra dalle tendenze violente e diversi pregiudicati.


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Gli inquietanti membri della security del party di capodanno alla Porta di Brandeburgo

Questa rivelazione emerge da un rapporto interno e confidenziale delle forze dell’ordine, attualmente a disposizione del Tagesspiegel, che ne è entrato in possesso.

Secondo il rapporto, la polizia cittadina avrebbe controllato i precedenti di 500 persone coinvolte nei servizi di security del grande evento di capodanno presso la Porta di Brandeburgo. Il background check di rito però, avrebbe rivelato alcuni profili a dir poco non idonei.

Islamisti, pregiudicati, estremisti di destra violenti

Quattro dipendenti della società di vigilanza privata, ingaggiata per l’evento di capodanno, sono stati infatti esclusi in un’ottica di prevenzione di eventuali pericoli, tre di loro già prima della festa e con una lettera ufficiale della polizia. Il quarto uomo, invece, è stato raggiunto dagli agenti soltanto la notte del 31 dicembre, presso la Porta di Brandeburgo, e in quella circostanza le forze dell’ordine hanno fatto rispettare il divieto. L’uomo in questione, infatti, era “una persona pericolosa della scena salafita messa sotto osservazione dalla polizia”, come si legge nel rapporto diffuso dal Tagesspiegel.

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Neanche gli altri tre vigilantes esclusi sono esattamente persone affidabili. Si sono infatti segnalati presso le forze dell’ordine per precedenti, “in parte molto recenti”, relativi a stupro, rapina, minacce, incendio doloso e resistenza a pubblico ufficiale, ma non mancano neanche esponenti responsabili di attività criminali violente di matrice politica legata all’estrema destra.

Non male, considerando che si trattava di garantire la sicurezza di un contesto con migliaia di persone e in un giorno in cui si è poi registrato un numero incredibile di disordini, degenerazioni e attacchi alle forze dell’ordine e ai servizi di emergenza. Questo riporta inevitabilmente l’attenzione sulla necessità di controllare con maggior rigore le agenzie private che forniscono servizi di sicurezza. Il salafita pericoloso, tra l’altro, è stato rintracciato dalla polizia solo la sera stessa dell’evento e direttamente alla Porta di Brandeburgo. Di certo non si può parlare di “screening tempestivo”.

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