Aumento dei prezzi nei supermercati: il CEO di Rewe non ci sta “non devono per forza pagare i consumatori”

aumento dei prezzi Rewe
© Raimond Spekking / CC BY-SA 4.0 (via Wikimedia Commons) (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Warteschlange_Kunden_mit_Mindestabtand,_Rewe_Liebigstraße,_Köln-Ehrenfeld-095319.jpg), „Warteschlange Kunden mit Mindestabtand, Rewe Liebigstraße, Köln-Ehrenfeld-095319“, https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/legalcode

“Non tutte le richieste sono giustificate” ha dichiarato il CEO di Rewe Lionel Souque, parlando degli aumenti dei prezzi di moltissimi prodotti sugli scaffali dei supermercati tedeschi. Mentre la maggior parte dei grandi nomi della distribuzione ritocca i prezzi al rialzo, adducendo la motivazione – universalmente riconosciuta come valida – degli incrementi dei costi dell’energia e delle materie prime a causa del conflitto in Ucraina, Souque mette in dubbio l’inevitabilità di questa tendenza. “Non si può far pagare tutto ai consumatori” dichiara, annunciando duri negoziati con i fornitori – soprattutto con le grandi multinazionali quotate in borsa – ma anche l’intenzione di ridurre i margini di profitto per contenere l’aumento dei prezzi.

L’aumento dei prezzi riguarda soprattutto latticini, patatine e caffè

Gli aumenti, al momento, riguardano soprattutto latticini, caffè e snack come le patatine: Edeka, Lidl e Aldi hanno già annunciato ripetuti aumenti. Rewe, dichiara Souque, nel negoziare con i fornitori esige di sapere cosa questi ultimi abbiano fatto contenere la crescita dei prezzi e se abbiano adottato politiche di protezione in tal senso, per esempio assicurandosi contratti più favorevoli per la fornitura di energia e per le materie prime, prendendo impegni sul lungo periodo, o se invece procedano con forniture a breve termine contrattualmente più costose.


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Elettricità verde e tagli ai margini di profitto per contenere gli aumenti

L’aumento dei prezzi nella situazione attuale, protesta Souque, non può essere considerato un automatismo da accettare passivamente: esistono contromisure che le catene della GDO dovrebbero adottare. La stessa Rewe, per contenere i costi delle forniture energetiche, ha scelto di partecipare a un parco eolico offshore nel Mare del Nord e ha fissato a livello contrattuale i prezzi dell’energia con gli operatori per dieci anni. Inoltre, del 2008, l’intera catena utilizza esclusivamente elettricità da fonti rinnovabili.

Questo non vuol dire che Rewe non abbia praticato alcun aumento: latticini, caffè e pasta costano di più rispetto ai mesi precedenti allo scoppio della guerra, ma Souque sostiene che l’aumento dei prezzi sia stato contenuto riducendo il margine di profitto dell’azienda, che avrebbe rinunciato a circa tre milioni di dollari per mantenere accessibili i prezzi. Questa scelta sarebbe resa possibile anche dagli aumenti dei ricavi registrati nel 2021.

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