Continua lo scandalo Otte nella CDU: prima della candidatura ha donato 30.000 Euro ad AfD

Max Otte Tino Chrupalla
Max Otte (CDU, a destra) in compagnia di Tino Chrupalla (AfD, a sinistra), durante una conferenza stampa del 25 gennaio 2022, per l'annuncio della candidatura di Otte a Presidente della Repubblica Federale Tedesca da parte di AfD. Foto: EPA-EFE/FILIP SINGER

La vicenda legata alla candidatura alla Presidenza della Repubblica tedesca di Max Otte, deputato della CDU, da parte di AfD, si arricchisce di un nuovo capitolo che mette in imbarazzo, per motivi diversi, entrambi i partiti. Da un’indagine congiunta delle emittenti NDR e WDR, riportata oggi da tutte le principali testate tedesche, risulta infatti che Otte, prima della candidatura, abbia effettuato donazioni ad AfD per un importo di 30.000 Euro. La somma di 20.000 Euro sarebbe stata trasferita alla sede del partito di Görlitz, in Sassonia, che è stata presieduta fino al 2017 dall’attuale leader del partito Tino Chrupalla, mentre 10.000 Euro sarebbero andati alla sede del partito in Nord Reno-Westfalia. Le donazioni risalirebbero alla primavera del 2020 e il deputato le avrebbe effettuate con il suo nome di battesimo di Matthias Otte.

Max Otte e Tino Chrupalla smentiscono il collegamento fra donazioni e candidatura

Alle accuse di uno scambio di favori, nello specifico di aver “venduto” la candidatura, AfD ha risposto che si tratta di una teoria senza fondamento, dal momento che Otte non ha alcuna possibilità di diventare Presidente della Repubblica. Lo stesso Otte, dal canto suo, fa sapere di essere in generale molto generoso con le donazioni, tanto alla WerteUnion – della quale è stato presidente fino all’annuncio della candidatura – quanto alla propria comunità ecclesiastica e, nel caso della sede sassone di AfD, verso quella che considerava una “forza civica” per il Paese. Oltretutto, ha specificato, allora non si parlava minimamente di candidature e le donazioni sono state opportunamente documentate come richiesto dalla legge. Ha espresso inoltre stima per Chrupalla, che considera un politico “coi piedi per terra e dotato di senso civico”.

Lo stesso Chrupalla ha corroborato la tesi di Otte, affermando che tutte le donazioni ricevute durante la campagna elettorale per le elezioni del 2021 sono state debitamente notificate ai tesorieri distrettuali, dei Länder e federali e che i conti sono trasparenti e possono essere esaminati.

La candidatura di Otte ha determinato l’abbandono di Meuthen?

Rüdiger Lucassen, che era presidente di AfD nel Nord Reno-Westfalia al momento della donazione, fa eco a Chrupalla negando qualsiasi connessione fra la donazione ricevuta dalla sua sezione del partito e la candidatura di Otte, sostenendo che la donazione è da motivarsi con una “affinità” fra Max Otte e AfD. Lucassen ha anche indicato la candidatura di Otte come uno dei probabili motivi del recente abbandono del partito da parte di Jörg Meuthen, il quale era contrario al nome sostenuto da Chrupalla. Quest’ultimo, però, avrebbe forzato la mano facendo passare la candidatura con l’aiuto della fazione (ufficialmente sciolta) Der Flügel, capeggiata da Björn Höcke.


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Espulsione vicina per Otte

I commenti in seno alla CDU sono aspri. “Si sarebbe dovuto espellerlo dal partito molto tempo fa”, ha dichiarato all’emittente WDR il deputato della CDU Dennis Radke. Gli fa eco l’ex segretario generale Ruprecht Polenz, che ha detto di aver sempre considerato Otte come “un sottomarino che si muove sott’acqua con la bandiera di AfD”. Entrambi i deputati hanno chiesto che sia dichiarata l’incompatibilità di Otte con la WerteUnion, all’interno della quale, secondo i due membri della CDU, l’ex presidente agiva deliberatamente come un apripista per il partito di estrema destra.

Max Otte, che ha già rinunciato alla presidenza dell’associazione ultraconservatrice vicina alla CDU WerteUnion, è ora oggetto di una procedura di espulsione dal partito e aveva già espresso nei giorni scorsi un desiderio di lasciare la politica attiva dopo la candidatura, pur non intendendo rinunciare allo status di membro né della CDU né della WerteUnion.

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