Berlino ricorda la strage di Hanau, a due anni dall’orribile attentato xenofobo

Foto di Diego Orlandi

Sabato la città di Berlino ha commemorato le vittime della strage di Hanau, uccise in Assia il 19 febbraio 2020 da un estremista di destra 43enne con disturbi psichiatrici di matrice paranoide.

Dopo aver aperto il fuoco in due shisha-bar, uccidendo nove persone e ferendone altre quattro, l’uomo era tornato a casa, dove aveva tolto la vita anche a sua madre, per poi suicidarsi. Tutte le vittime dell’attentato agli shisha-bar erano di origine straniera ed era stato proprio l’odio xenobobo a motivare il suo gesto.

Foto di Diego Orlandi

Anche Berlino ricorda le vittime della strage di Hanau

Durante la commemorazione berlinese, è stato osservato un minuto di silenzio e hanno avuto luogo delle manifestazioni e una proiezione di ritratti delle vittime presso il teatro Maxim Gorki.


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Kaloyan Velkov, Fatih Saraçoğlu, Sedat Gürbüz, Vili Viorel Păun, Gökhan Gültekin, Mercedes Kierpacz, Ferhat Unvar, Hamza Kurtović e Said Nesar Hashemi: la città di Berlino ha voluto ricordare i nomi e i volti delle persone spazzate via il 19 febbraio di due anni fa. Gli eventi hanno inoltre avuto luogo in Oranienplatz, a Kreuzberg, e in Müllerstraße a Wedding.

Foto di Diego Orlandi

Cani sciolti oppure braccio armato dell’odio xenofobo?

Il responsabile della strage, Tobias R., è stato ritenuto, all’epoca, un estremista paranoide non collegato ad alcun gruppo specifico, quello che in tedesco viene chiamato spesso “Einzeltäter“, colpevole unico, nel senso di cane sciolto senza legami con organizzazioni strutturate. Se però questi cani sciolti sono tanti, appare legittimo chiedersi se non si debba avviare una riflessione su eventuali responsabilità a carico di chi fomenta l’odio xenofobo o non persegue in modo efficace il retropensiero che lo alimenta. Parliamo di responsabilità morali e politiche, invocate anche durante le manifestazioni di sabato.

Memet Kilic, membro del Consiglio federale per l’immigrazione e l’integrazione, ha denunciato ad esempio il fatto che quanto accaduto ad Hanau sia stato trascurato dal dibattito politico, ribadendo che “Il razzismo è onnipresente e si intensifica dove è tollerato, relativizzato o anche completamente ignorato”.

Foto di Diego Orlandi

Il gruppo parlamentare dei Verdi chiede una commissione di inchiesta sugli attacchi di Neukölln

In occasione dell’anniversario della strage, anche il gruppo parlamentare dei Verdi di Berlino ha sottolineato lo stesso concetto e rilanciato facendo riferimento alle indagini su una serie di attacchi di estrema destra avvenuti a Neukölln, ancora incomplete a distanza di anni. “Il razzismo, la violenza e l’odio sono purtroppo eventi quotidiani, anche nella nostra città così diversa” hanno commentato le capogruppo Antje Kapek e Silke Gebel. Hanno quindi espresso parere favorevole a una commissione parlamentare di inchiesta, allineandosi in questo al gruppo parlamentare di die Linke.

(Fonte: dpa, Zeit Online)

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