Acido fluoridrico nei pressi della stazione metro di Hermannplatz

acido fluoridrico
Lienhard Schulz, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Nella notte tra domenica e lunedì, l’area nei pressi della metropolitana di Hermannplatz, nel distretto di Neukölln, è stata luogo di un’azione della polizia legata a un presunto attacco con l’acido fluoridrico.

Acido fluoridrico nei pressi della metro di Hermannplatz

Una portavoce della polizia ha confermato al Berliner Morgenpost che tutto è partito dalla scoperta di una scritta incisa sulla porta di vetro di un ascensore, sito proprio al di sopra della stazione della metropolitana. La scritta è stata scoperta dal personale di sicurezza dell’azienda dei trasporti pubblici di Berlino (BVG) intorno alle 0.45 e appariva realizzata con un liquido corrosivo.

Per questa ragione, intorno all’1.00 di notte, è stata allertata la polizia, che ha prelevato dei campioni. In seguito la B.Z. ha parlato espressamente di acido fluoridrico e la sostanza è al momento al vaglio dell’istituto forense, che fornirà ulteriori delucidazioni. La stazione è stata chiusa per la necessaria messa in sicurezza e verso le 3.00 di notte la chiusura è stata revocata. Ma perché qualcuno ha usato un acido in ascensore?

L’episodio potrebbe essere riconducibile alla pratica dell’etching

Va rilevato che l’acido fluoridrico viene usato da circa quindici anni da chi realizza graffiti sui vetri dei treni o di cabine o pensiline. Questa pratica è denominata “etching” e consiste nella realizzazione di scritte con Marker caricati proprio con questo acido, che è in grado di sciogliere il vetro lasciando un segno indelebile. Si tratta però di una sostanza altamente corrosiva e tossica, che nel peggiore dei casi può causare addirittura danni irreversibili ai reni e al fegato.


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L’incidente di questa notte non ha tuttavia inficiato i servizi della metropolitana, che restano comunque attivi e dunque non ci sono variazioni relative ai normali orari e itinerari di viaggio. Gli investigatori stanno al momento analizzando i video delle telecamere di sorveglianza, per riuscire a identificare i colpevoli.

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