A Berlino una macelleria fuori dal comune: Aufschnitt a Friedrichshain
Aufschnitt Berlin è un progetto originalissimo, imperniato sull’idea di realizzare creazioni tessili di altissimo livello che abbiano l’apparenza di tagli di carne (sebbene sia prevista anche una sezione “panetteria” e persino una serie alquanto assortita di organi umani). Dall’esterno il loro negozio offre davvero un bel colpo d’occhio. Abbiamo parlato con Silvia Wald, che ha ideato e sviluppato il progetto che si trova a Boxhagener Str. 32, Friedrichshain.
“Aufschnitt” nasce dall’intuizione di una donna vegetariana, tu. Come ti è venuta questa idea apparentemente paradossale?
Sono vegetariana e lo sono da molto tempo. Paragono la mia particolare dieta a quella di chi non mangia pomodori. Conosco alcune persone che non li sopportano, non possono proprio soffrirne il sapore. A me succede lo stesso con la carne. Non mangiare carne è una scelta difficile da capire, così spesso mi trovo a dover affrontare grosse discussioni sul tema. La società mi mette davanti alla carne tutto il tempo. Il negozio è una risposta ironica a tutto questo ed esprime anche una sorta di “umorismo nero” perchè la carne ha un bell’aspetto, ma è di fatto un cadavere. La carne è un animale morto, ma che si presenta bene.
Il tuo è un modo di criticare l’industria della carne?
È il mio modo di rispondere a chi mi dice che dovrei mangiare carne per restare in salute. Ho iniziato a evitarla durante l’infanzia, è stata una decisione naturale. Mi ricordo un’immagine nel mio libro di biologia, in cui si vedeva un insetto vivere nel muscolo di un animale, come un parassita. Era davvero disgustoso. L’industria della carne sostiene che i loro standard di qualità siano talmente alti da scongiurare fenomeni del genere, ma poi fanno cose come mischiare la carne di cavallo a quella di maiale, come abbiamo appreso dopo lo scandalo relativo.
Come reagiscono le persone che si imbattono nel tuo negozio? Io stessa l’ho notato per caso e non ho potuto fare a meno di avvicinarmi. Chi sono i tuoi clienti?
Io la chiamo “reazione a tre fasi”. In genere all’inizio le persone che passano non capiscono bene cosa stanno guardando. Poi si avvicinano e realizzano. A quel punto dicono “mio Dio, quelle cose sono fatte di stoffa!” e a quel punto sorridono in un modo bellissimo.
In dodici anni hai sviluppato molte idee. Come procedi?
Avere delle idee e anche solo sognare cosa si possa realizzare è esaltante, produce un effetto sull’umore simile a quello indotto dagli stupefacenti. Ma è difficile quando devi confrontarti con il mercato tedesco, che è molto collegato alle scadenze. Eppure è affascinante quando parlo con i miei colleghi dei “vecchi tempi” e a quel punto mi rendo conto di quanti anni io abbia dedicato ad Aufschnitt.
Prossimi progetti?
Spero di creare presto un set di animali dell’oceano e attrezzature da pesca in Almeria, Spagna. E poi mi concentrerò molto sull’allestimento di vetrine e sul design personalizzato.
Grazie del tuo tempo!
Grazie a te!