Le colonne del Koz a Francoforte: dai poster alla street art

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Snoop Dogg. Jørund Føreland Pedersen, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons
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FRANCOFORTE  – Le colonne della StudiHaus davanti al Koz, il famoso locale della Goethe-Universität, sono note per essere state da sempre una delle vetrine preferite per ogni tipo di messaggio che possa avere a che fare con la vita dell’università.

D’altronde, come disse Horckheimer quand’era ancora rettore appena dopo la guerra, la Studierenden Haus doveva essere “il cuore dell’ateneo”. Se così doveva essere, come non immaginare che sarebbe anche diventata il luogo preferito per attaccare manifesti e foglietti che servono a pubblicizzare: concerti, manifestazioni, iniziative o mostre?

Cosa successe a Francoforte negli anni ’60

Quando la protesta studentesca montò negli anni ’60, il problema dei manifesti abusivi divenne così serio che il Presidium dell’università si preoccupò di installare nello spiazzo di fronte al palazzo una serie di pannelli appositi dove i vari gruppi studenteschi avrebbero potuto attacchinare ordinatamente i loro materiali. Inutile dirlo: rimasero vuoti.


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Gli studenti preferirono sempre i muri dell’edificio e le già citate colonne, la cui reale superficie è rimasta sempre nascosta ai più. Da qualche tempo infatti fogli, foglietti e fogliacci sono scomparsi per lasciare spazio alle opere d’arte di alcuni artisti. Denudate del loro vestito son state ridipinte e ricolorate tra gli altri anche dall’artista PYC (Pop Your Color) attivo e abbastanza noto nella scena artistica di Francoforte.

Ecco i suoi lavori: http://pycpyc.wordpress.com/

(ale.gra)

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