“Oltre i Nirvana”: a Berlino la presentazione del libro di Valeria Sgarella
Valeria Sgarella ha lavorato per venticinque anni nel magico e dorato mondo della radio italiana, come autore e speaker, eccezion fatta per la parentesi a MTV, dal 1997 al 2003, nelle sedi di Londra e Milano.
Parallelamente ha collaborato con varie testate, occupandosi anche di spettacolo.
Mettendo insieme passato e presente, i suoi articoli sono apparsi su Maxim, Donna Moderna, Vanity Fair, Rockit, Mucchio Selvaggio. Terminata, per saturazione, l’esperienza radiofonica, ha lavorato per tre anni in uno studio di produzione video. Poi si è dimessa.
Dal 2016 ha cominciato a scrivere libri. Il primo, pubblicato lo scorso anno, racconta la vita di Andy Wood, eroe marginale, ma influente, dell’area grunge.
Pensava fosse l’unico, invece le è stato chiesto di scriverne un altro.
Venerdì 7 dicembre, grazie alla collaborazione fra Le Balene Possono Volare, Yanez e RAUM Italic, Valeria Sgarella farà tappa a Berlino per presentare, proprio nello studio grafico e libreria di Prenzlauerberg, il suo ultimo libro: “Oltre i Nirvana – Sub Pop Records: storia di una casa discografica dal 1988 sull’orlo della bancarotta“.
A partire dalle 19.00, Valeria siederà a fianco di Mattia Grigolo, fondatore de Le Balene Possono Volare e di Yanez Magazine, nonché giornalista musicale da molti anni, e con lui chiacchiererà di ciò che ha girato intorno allo studio e alla stesura del libro.
“Oltre i Nirvana” è un libro edito da Edizioni del Gattaccio, una delle case editrici italiane più coraggiose.
È stato pubblicato il 30 settembre del 2018.
Come si evince dal sottotitolo, si racconta la storia della Sub Pop Records, etichetta indipendente di Seattle, nota per aver sdoganato i Nirvana e il cosiddetto genere “grunge”, l’ultima grande rivoluzione rock che spopolò fino alla metà degli anni Novanta.
Nel 1979, Bruce Pavitt, studente e dj di una college radio di Olympia (Stato di Washington, USA), conduceva un programma dedicato alle band indipendenti americane. Si intitolava “Subterranean”. Parallelamente, fondò una fanzine, sempre dedicata alle band indipendenti, e la chiamò “Subterranean Pop”, nome che presto venne abbreviato in “Sub Pop”. Non contento, decise di allegare alle fanzine delle cassette con i demo che le band gli inviano da tutta America.
Nel 1986, Bruce si trasferì a Seattle. A lui si unì il promoter locale Jonathan Poneman e insieme diedero vita a una delle più innovative case discografiche del pianeta, base di lancio del cosiddetto grunge, e che avrebbe avuto in scuderia nomi come Nirvana, Soundgarden e Mudhoney, prima, Fleet Foxes, Iron & Wine, Beach House, e Low dopo.
Un’avventura lunga trent’anni (celebrati proprio quest’anno), fatta di improvvisazione, dilettantismo, nessuna idea di budget/bilancio, bancarotta in continuo agguato, drammi personali e collettivi, ma anche di di genialità, miracoli, e nuovi linguaggi di comunicazione.
Ancora oggi, la Sub Pop è una realtà solida e indipendente della discografia mondiale, e ancora accompagna le nuove generazioni con la sua musica. Soprattutto, ha ancora sede a Seattle, che nel frattempo è diventata una megalopoli della tecnologia informatica.
L’autrice ha svolto il lavoro di stesura con la piena collaborazione della Sub Pop, avendo accesso a fonti di prima mano e raccogliendo, nel corso di varie visite a Seattle, testimonianze, ricordi, immagini e dettagli inediti.
L’evento è completamente gratuito e si svolgerà, dalle 19.00, presso RAUM Italic, Schliemannstr. 29 – 10437 Berlin.