La condizione economica delle fasce più vulnerabili della popolazione sta subendo un costante deterioramento, con un incremento del numero di persone che vivono in stato di povertà in Germaniae una parallela diminuzione delle risorse finanziarie a disposizione di chi è già in condizioni precarie. Le associazioni sociali ritengono che il nuovo esecutivo federale debba intervenire con urgenza, considerando che i cittadini meno abbienti hanno registrato una significativa perdita di potere d’acquisto negli ultimi anni.
Chi ha realizzato lo studio
Il Paritätischer Gesamtverband è un’organizzazione ombrello di organizzazioni assistenziali indipendenti in Germania, che rappresenta oltre 10.000 organizzazioni indipendenti nei settori sociale e sanitario. Rappresenta gli interessi delle organizzazioni associate nella politica, nella società e nell’economia e promuove il lavoro sociale attraverso la consulenza, il finanziamento e la rappresentanza di interessi.
Il rapporto annuale sulla povertà pubblicato dal Paritätischer Gesamtverband individua nell’inflazione la causa principale di questo fenomeno, evidenziando come questa colpisca in misura maggiore le categorie economicamente svantaggiate. Il documento rileva anche un aumento delle persone che si trovano al di sotto della soglia di povertà. Secondo i dati riportati, nel 2023 il reddito mediano di chi si trovava in questa condizione era di soli 883 euro, salito a 921 euro nel 2024 dopo l’adeguamento all’inflazione, ma comunque inferiore ai 981 euro registrati nel 2020. L’aggiustamento delle valutazioni sui prezzi correnti ha permesso di eliminare l’effetto inflazionistico, consentendo un confronto del reale potere d’acquisto in periodi diversi.
13 milioni di persone in Germania vivono sotto la soglia di povertà. Alcuni hanno lavori a tempo pieno
I dati dell’associazione indicano che nel 2024 circa 13 milioni di persone, ovvero circa il 15,5% della popolazione tedesca, hanno vissuto in condizioni povertà. Si tratta di un incremento di 1,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Le categorie maggiormente colpite risultano essere i genitori single, i giovani adulti e i pensionati, con una particolare incidenza della povertà femminile tra gli anziani. Circa il 30% delle persone in stato di povertà non ha la cittadinanza tedesca.
L’organizzazione sottolinea che chi vive al di sotto della soglia di povertà dispone di un reddito insufficiente “per poter partecipare alla società in modo adeguato”. Dei 13 milioni di persone colpite dalla povertà, 5,2 milioni vivono “in condizioni di notevole deprivazione materiale” e quindi non possono permettersi, per esempio, il riscaldamento domestico o l’acquisto di abiti integri per sostituire quelli danneggiati o usurati. In questo gruppo di persone particolarmente svantaggiate si contano 1,1 milioni di bambini e giovani. Inoltre, 1,2 milioni di lavoratori a tempo pieno si trovano al di sotto della soglia di povertà.
Il rapporto evidenzia significative disparità regionali: mentre in Baviera solo l’11,8% della popolazione è colpito dalla povertà, in Sassonia-Anhalt questa percentuale sale al 22,3%, raggiungendo il 25,9% a Brema.
Gli autori dello studio: “il nuovo governo deve intervenire”
Joachim Rock, direttore generale del Paritätischer Gesamtverband, ha commentato il rapporto affermando che “la perdita di potere d’acquisto degli ultimi anni sta aggravando la già difficile situazione finanziaria di milioni di persone”. Ha quindi esortato il nuovo governo tedesco a dare priorità alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale. Secondo Rock, oltre a migliorare le retribuzioni, è necessario intervenire per contrastare la povertà abitativa e familiare, rafforzare il sistema pensionistico ed espandere il sostegno al reddito di base.
