Merz verso la cancelleria: “Lo scetticismo della gente è finito”
La strada verso il governo Merz è ormai spianata e il leader della CDU attende di ricevere l’investitura ufficiale di cancelliere il 6 maggio. Intanto, ha rivelato quali saranno le sue priorità e chiarito di ricevere segnali incoraggianti anche dall’elettorato medio, che all’inizio aveva mostrato una certa perplessità.
Prima del varo ufficiale del governo, però, Friedrich Merz dovrà ottenere l’approvazione del contratto di coalizione da parte dei socialdemocratici dell’SPD. La CSU ha infatti già dato il suo benestare.
Controlli alle frontiere e lotta alla burocrazia: le priorità del nuovo governo
In un’intervista rilasciata al Funke Mediengruppe, il cancelliere in pectore ha delineato le priorità immediate del suo governo: rafforzare i controlli alle frontiere, con conseguenti respingimenti, e avviare un processo di massiccia semplificazione della burocrazia.
Per conseguire questi obiettivi il più rapidamente possibile, il leader conservatore avrebbe intenzione di posticipare la tradizionale pausa estiva del Bundestag, estendendo i lavori parlamentari fino a luglio inoltrato. “Questo è importante affinché il nostro programma, che deve essere approvato nella prima metà dell’anno, possa essere sottoposto all’esame del parlamento” ha dichiarato Merz.
“Sarà un’estate di intenso lavoro” ha ribadito il futuro capo dell’esecutivo, precisando che c’è ancora da decidere il bilancio federale per il 2025 e preparare quello per il 2026 e che è necessario far capire alla popolazione che il nuovo governo farà la differenza.
I primi segnali di fiducia, tra scetticismo e aspettative
Il leader della CDU è consapevole del fatto che l’elettorato viva ancora in un clima di sfiducia verso la politica e si trovi a fronteggiare una crisi che di sicuro non si aspettava.
Tuttavia, Merz ritiene di intravedere già qualche spiraglio, da quando è stato presentato il contratto di coalizione. Parla di segnali positivi, di “grande approvazione” riscontrata in contesti comuni e di uno scetticismo popolare “in gran parte svanito”.
Nubi all’orizzonte: tensioni di coalizione e sfide economiche
Nonostante le dichiarazioni rassicuranti, la strada verso un governo stabile è appena all’inizio e potrebbe non essere in discesa. I partiti firmatari dell’accordo di coalizione (CDU, CSU e SPD) mostrano già segni di tensione interna e soprattutto corrono il rischio di scontentare le rispettive basi elettorali.
L’Unione ha dovuto infatti affrontare un cambio di rotta sulla politica del debito, mentre i socialdemocratici hanno dovuto accettare compromessi su politica migratoria e sociale. Sul fronte economico, Merz frena già le aspettative: “Gli sgravi fiscali per i redditi bassi e medi dipenderanno dalla crescita delle imprese. Senza un’economia in espansione, i nostri margini di manovra restano limitati” ha commentato. Una doccia fredda per chi sperava in rapidi tagli alle tasse.
