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Che ne sarà del Deutschlandticket?

Il futuro del Deutschlandticket, l’abbonamento nazionale per il trasporto pubblico locale in Germania, è incerto. Esponenti di spicco della CDU e della CSU (ovvero i partiti dell’Unione, la forza politica favorita per le elezioni di febbraio) hanno espresso l’intenzione di non rinnovare questa iniziativa oltre dicembre, mettendo a rischio un servizio che ha consentito a milioni di pendolari di risparmiare sui costi di spostamento. Questa decisione potrebbe avere ripercussioni significative per l’intero sistema di trasporto pubblico tedesco, che ha visto un aumento della domanda proprio grazie a questo abbonamento.

Christian Haase, portavoce della CDU per le politiche di bilancio, ha dichiarato a “Politico” che il finanziamento del Deutschlandticket non sarà sostenibile oltre il 2025. Ha sottolineato la necessità di maggiori investimenti nel trasporto pubblico, ma ha anche evidenziato l’importanza di evitare “i pesi morti”.

Söder vuole salvare il Deutschlandticket (a patto che lo paghi il governo federale)

Il Deutschlandticket, introdotto a maggio 2023, permette l’utilizzo illimitato di autobus e treni locali in tutta la Germania a un costo mensile fisso, che è stato aumentato l’ultima volta da 49 a 58 euro. Nonostante conti 13,5 milioni di abbonati, secondo l’Associazione delle aziende di trasporto tedesche, il settore ha registrato un calo delle entrate nel 2024 a fronte di un aumento dei costi. Per compensare questo squilibrio, il governo federale e i Länder contribuiscono ciascuno con 1,5 miliardi di euro annui, ma l’accordo è garantito solo fino alla fine del 2025. Questo finanziamento è cruciale per mantenere il prezzo accessibile del biglietto.

L’abbonamento ha reso il pendolarismo notevolmente più economico, con risparmi che in alcuni casi superano i 200 euro mensili rispetto alle vecchie tariffe. La sua eventuale sospensione potrebbe quindi avere un impatto significativo sui milioni di pendolari che ne hanno beneficiato e specialmente sui pendolari e sui lavoratori che vivono nelle aree periferiche delle grandi città o che si spostano da una città all’altra o perfino da un Land all’altro per lavorare. Secondo le stime, l’eliminazione di questo servizio potrebbe tradursi in costi aggiuntivi annuali di centinaia, se non migliaia di euro per molti lavoratori che si spostano quotidianamente con i mezzi pubblici.

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Markus Söder (dettaglio). Foto: Patrick Büttgen, phoenix, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Il ministro dei Trasporti bavarese Christian Bernreiter (CSU), attuale presidente della conferenza dei ministri dei trasporti dei Länder, ha condizionato il mantenimento del biglietto alla copertura totale dei costi da parte del governo federale. Anche il Ministro presidente della Baviera Markus Söder (CSU) è favorevole al mantenimento di questa tariffa in una qualche forma e concorda sul fatto che la responsabilità debba essere del governo federale: ha suggerito un aumento dell’indennità per i pendolari e un migliore finanziamento delle ferrovie da parte del governo di Berlino.

Friedrich Merz, candidato cancelliere della CDU, pur definendo il futuro del Deutschlandticket una “questione complessa”, ha espresso l’intenzione di mantenere “qualcosa di simile”. Tuttavia, il programma elettorale congiunto di CDU e CSU non menziona esplicitamente il Deutschlandticket, limitandosi a generiche promesse su un trasporto pubblico locale “adeguato alla domanda e orientato al futuro”.

“Un successo senza precedenti”: la VRR promuove l’abbonamento a 58 Euro

Oliver Wittke, portavoce del consiglio di amministrazione del Verkehrsverbund Rhein-Ruhr (VRR) e ex deputato CDU, ha definito il Deutschlandticket “il più grande successo nel trasporto pubblico locale degli ultimi 40 anni” in un’intervista a Deutschlandfunk. Wittke ha sottolineato l’importanza della sicurezza di pianificazione per sfruttare appieno il potenziale del servizio, evidenziando i rischi di caos e difficoltà finanziarie per le aziende di trasporto in caso di un nuovo cambiamento.

Il VRR (Verkehrsverbund Rhein-Ruhr), uno dei più grandi consorzi di trasporto pubblico in Germania, ha già adattato il proprio sistema tariffario in previsione del Deutschlandticket. Dal 1° marzo, il VRR ha eliminato il 75% delle vecchie tariffe locali, semplificando ulteriormente il sistema per gli utenti.

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