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Blocchi stradali intorno a Berlino: a rischio il rifornimento di supermercati e negozi

Chi vive a Berlino ha già iniziato a notare il fenomeno: gli scaffali di alcuni supermercati si svuotano più rapidamente di quanto non si riempiano. Il motivo sono le interruzioni e i rallentamenti delle catene di approvvigionamento, in conseguenza dei blocchi stradali messi in atto dagli agricoltori e la situazione potrebbe non migliorare nel prossimo futuro. Le carenze riguardano soprattutto carne, pesce e salumi e si registrano a macchia di leopardo, in diverse aree della città.

Alla protesta degli agricoltori si uniscono anche i trasportatori

Per il 15 gennaio è prevista nella capitale una grande manifestazione di agricoltori, alla quale si uniranno, con ogni probabilità, anche gli autotrasportatori, e che potrebbe bloccare la città dalle 7 del mattino fino al primo pomeriggio. Secondo il responsabile dell’Associazione tedesca dei trasporti stradali (BGL), Jens Pawlowski, ha sottolineato, in una dichiarazione alla Berliner Zeitung, che le catene di approvvigionamento sono già abbastanza sovraccariche “a causa della grave carenza di camionisti”. Molti trasportatori, infatti, si sono uniti alle proteste degli agricoltori per chiedere un supporto allo Stato in materia di costi dei pedaggi e del carburante.

Sospeso il divieto di circolazione dei camion di domenica, per garantire il rifornimento di negozi e supermercati

Nel tentativo di evitare il collasso della catena distributiva, intanto, il divieto di circolazione domenicale dei camion è stato temporaneamente sospeso anche nel Brandeburgo, come già in altri Länder nei giorni scorsi. Tuttavia, secondo l’associazione di categoria, non è affatto certo che questa misura sarà sufficiente ad evitare una carenza di prodotti nei negozi durante le proteste.

Le difficoltà nelle consegne, inoltre, non riguardano solo i supermercati, ma praticamente tutte le attività commerciali che contano su consegne regolari o che distribuiscono beni deperibili, comprese le farmacie. D’altro canto, l’amministrazione spera anche di evitare la corsa agli acquisti dettata dal panico, che rischierebbe di acuire in pochissimo tempo una situazione che potrebbe essere contenuta con altri mezzi. La raccomandazione ai cittadini, quindi, è di mantenere la calma ed evitare inutili accaparramenti di beni di prima necessità.


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Le proteste, iniziate come risposta alle nuove normative e alle pressioni economiche che deve affrontare il settore agricolo, si sono rapidamente trasformate in un’importante interruzione per la popolazione urbana. I manifestanti, che si raduneranno a Berlino il 15 gennaio, si scagliano contro la politica di bilancio del governo Scholz, che prevedeva, tra le altre cose, la cancellazione dei sussidi per il gasolio agricolo. Il governo ha poi ceduto, promettendo di rendere graduale la misura, ma il furore contro SPD, FDP e Verdi non si è placato.

Nel frattempo, la città trattiene il respiro, in attesa di scoprire se il temporaneo allentamento del divieto di circolazione domenicale per i camion sarà sufficiente a tenere riforniti gli scaffali o se le continue proteste porteranno a una carenza più grave di forniture.

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