AperturaAttualità

Alla scoperta del Veneto insolito

Si è chiuso con successo il progetto “Taste Veneto”, promosso dalla rete di imprese Eat Veneto e dal Venetian Cluster. Sei percorsi di enogastronomia e cultura attraverso le bellezze nascoste della regione che hanno incantato gli operatori turistici internazionali.

Il Veneto non è solo Venezia o Verona, il Garda o le Dolomiti.

C’è un Veneto insolito tutto da scoprire, tra pianure e colline. Attraverso esperienze di sapori, condivisione di saperi e incontri con i protagonisti del territorio: produttori, ristoratori, operatori culturali. È il viaggio promosso dalla rete di imprese Eat Veneto nell’ambito del progetto di turismo enogastronomico “Taste Veneto”, che mira a far conoscere agli operatori turistici internazionali le straordinarie bellezze nascoste della “Land of Venice”.

Percorsi turistici sostenibili

Nel corso del progetto, sono stati ideati sei percorsi turistici sostenibili . I percorsi sono stati presentati in anteprima a 6 qualificati operatori internazionali provenienti da Germania, Austria e Ungheria, interessati a conoscere meglio le straordinarie bellezze del Veneto. Attraverso un Educational e Press Tour, gli operatori hanno potuto compiere un articolato viaggio “multi-sensoriale” in quattro giornate molto intense a molto apprezzate, attraverso Valpolicella, Prosecco, Colli Berici ed Euganei, Trevisano, Jesolano e la “Venezia Nativa” (Burano, Mazzorbo e Torcello) per scoprire vini (Castello di Roncade, Al Canevon, Maeli Wine, Redoro, Da Schio), olio (Redoro), formaggi (Caseificio di Roncade), salumi e insaccati (Da Pian e Da Schio), birre artigianali (32viadeibirrai), storioni (Troticoltura Santa Cristina), grappe (Brunello), con pranzi e cene gourmet (Beccherie di Treviso, Redentor di San Biagio di Callalta, Rosemar di Jesolo e Venissa di Mazzorbo).

Sei percorsi attraverso le meraviglie enogastronomiche del Veneto

Per tutti i partner di Taste Veneto il turismo enogastronomico è una leva strategica di sostenibilità, contribuisce ad accrescere l’attrattività della destinazione e la reputazione delle produzioni locali, crea ricchezza diffusa e nuove opportunità per le filiere del turismo e dell’agricoltura, sostiene processi di riscoperta, tutela e valorizzazione del patrimonio enogastronomico, aumenta la qualità e la sicurezza del cibo favorendo un approccio carbon neutral.

“Abbiamo voluto offrire ai nostri ospiti stranieri – ha detto Gian Angelo Bellati, Presidente di Venetian Cluster srl, capofila del Progetto – l’opportunità di vivere esperienze turistiche ‘sostenibili’ che, a differenza di quelle ‘di massa’ che distruggono il senso del paesaggio, concretizzano un modello di sviluppo equilibrato del territorio, sviluppando le curiosità per la diversità, il gusto personale e l’arricchimento culturale e psicofisico.”

Ma vediamo nel dettaglio i sei percorsi. Il primo percorso, “Per le Valli veronesi”, va dai vigneti dei grandi vini della Valpolicella agli antichi frantoi della Valpantena, passando dalla bellissima e colta Verona, senza trascurare la bellissima e colta Verona. I turisti potranno assaporare i dolci di San Pietro In Cariano, abbinare piatti tipici come il “Cotechino e Pearà” a ottimi vini in una cantina di Fumane, e ancora conoscere l’antica arte della produzione dell’olio in un antico frantoio a Mezzane di Sotto. Da non perdere le visite al complesso della Provianda di Santa Marta e la splendida Villa Lebrecht, risalente al ‘400.

Il secondo percorso, “Per le colline del Prosecco e Vicentine”, parte dalle colline del Prosecco per arrivare ai colli Berici, tra splendidi borghi, vini irresistibili, birre artigianali purissime e antiche grappe artigianali. Per conoscere borghi ricchi di fascino e di specialità enogastronomiche e passeggiare tra vigneti in collina immersi tra i profumi di preziosi vitigni e vini bianchi e rossi. Un esclusivo itinerario di due giorni nelle zone collinari più intriganti del Veneto, per incontrare di persona alcuni degli artefici del “miracolo enogastronomico veneto”, carpirne i “segreti” e degustarne le “prelibatezze” coinvolgendo tutti i cinque sensi.

Il terzo itinerario, “Tiriamoci su”, porta i turisti a spasso per Treviso, la “Venezia della terraferma”. Una guida li accompagnerà alla scoperta di una terra ricchissima di prodotti agroalimentari di fama e di gusto. C’è il “tirami su”, il dolce “inventato” alle Beccherie di Treviso 60 anni fa, e oggi famoso in tutto il mondo come il Prosecco. E poi ancora: l’esclusivo formaggio Pantierino, il formaggio “Inbriago”, la porchetta trevisana e il caviale prodotto con metodi del tutto sostenibili lungo il vicino corso del Sile. Il percorso attraverserà il centro storico di Treviso e i mercati rionali, come quello dell’isola della Pescheria. Passerà attraverso caseifici, birrifici e ristoranti, con tappe nell’oasi di Cervara e al Castello di Roncade.

Il quarto percorso, “Di là dal fiume tra gli alberi”, si compie a piedi o in bici, costeggiando il corso del fiume Lemene, attraverso una natura incontaminata e una storia antica che risale a oltre 2000 anni fa e che possiamo rivivere vistando gli scavi della romanica Concordia Sagittaria e il bel centro storico medievale-rinascimentale di Portogruaro (chiamata anche la “piccola Venezia” per le sue architetture più centrali).
Lungo le acque placide del fiume gli alberi che tanto piacevano a Hamingway (che qui scrisse uno dei suoi libri più famosi) ma anche vecchi e stupendi mulini. E poi tante cantine del Lison Pramaggiore DOC, aziende agricole e la splendida Oasi Naturale di Alvisopoli (all’interno della quale, in primavera, prorompe lo straordinario aglio orsino).

La sera nei ristoranti di Taste Veneto si farà conoscenza con la cucina e la gente locale, da sempre influenzata da pulsioni e contaminazioni di una zona di confine tra Veneto e Friuli e, anche per questo, stimolanti e sorprendenti come la strepitosa “renga” (l’aringa) di Concordia Sagittaria di cui ogni anno a Pentecoste si celebra con un agguerrito concorso tra chef la sua cucina e la storia lunga 500 anni.

Il quinto percorso, “Arte e ardimento”, inizia da Padova, la Urbs Picta, e dagli affreschi di Giotto, per arrivare ai paesaggi dei Colli Euganei e al centro storico di Monselice. A pochi minuti Da Monselice visiteremo il Museo dell’Aria e dello Spazio che si sviluppa nelle due ali del Castello di San Pelagio, padronale e rustico. Attraverso sezioni tematiche, il museo ripercorre le principali tappe dell’evoluzione dei mezzi che hanno portato l’uomo alla scoperta del cielo e dello spazio. E per finire ci meritiamo una conclusione con i fiocchi: una cena gourmet nei dintorni di Padova presso un ristorante stellato di una famosissima grande famiglia di chef e ristoratori.

Con il sesto percorso, “Alla foce del grande fiume… con calma”, i turisti scopriranno il Delta del fiume più lungo d’Italia, il Po. Attraverseranno canali, lagune, canneti e banchi di sabbia, intravvedendo casoni, le tipiche capanne dal grande camino, nel silenzio di un ambiente rotto dai richiami delle oche, delle anitre, dai falchi delle paludi, estasiati dal lento volo degli aironi: una fauna che conta complessivamente oltre 370 specie di uccelli stanziali e migratori, nel mezzo di una flora di enorme fascino. Pick-up nel Centro di Adria, davanti al Museo Archeologico Nazionale, per un emozionante percorso di conoscenza della sua storia, evocando le storie di Etruschi, Greci, Celti, Romani e primi Cristiani di cui fu città-emporio, collegata da millenarie vie d’acqua e di terra.

Taste Veneto: un progetto di successo

Durante la presentazione del progetto, avvenuta nella splendida cornice del Castello di Roncade, sono stati illustrati agli operatori turistici invitati i diversi strumenti digitali predisposti (website, DMS Veneto, marketplace, social FB, Instagram e Youtube, app, cartoline interattive) per colmare le grandi lacune circa la fruibilità delle informazioni che ancora permangono nel customer journey del turista, anche se viviamo nell’era di internet, dei social e della pluralità.

“Siamo molto felici di aver sorpreso gli esperti con i nostri ‘colpi ad effetto’ – ha aggiunto Edi Sommariva, project manager del Progetto Taste Veneto – Attraverso 6 Tour Enogastronomici ‘sostenibili’ multi-giornalieri studiati per valorizzare territori e persone che, da quanto abbiamo appreso dai nostri ospiti negli incontri B2B fatti, interessano molto le famiglie, i piccoli gruppi e anche i ‘millenials’ grazie al binomio enogastronomia-cultura e potranno coinvolgere il 90% del nostro splendido territorio veneto. Terremo costantemente accesa la luce sulla ‘Land of Venice’ – ha concluso Sommariva – inviando agli esperti intervenuti ma, più in generale, ad altri operatori italiani e stranieri che stiamo selezionando, una newsletter ‘Taste Veneto’ per agganciare ai numerosi eventi che si tengono nell’anno i nostri tour giornalieri e multi-giornalieri e ‘arricchire’, in tal modo, le esperienze dei visitatori e fare sistema”.

Il Progetto è stato finanziato dall’azione 3.3.4 D Promozione del POC Veneto 2020.

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio