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Germania: la fiducia è ai minimi storici. Solo il 27% si fida dello Stato

L’Associazione dei dipendenti pubblici tedeschi (dbb) ha commissionato un sondaggio che mette in luce un’allarmante diminuzione della fiducia dei cittadini nella capacità dello Stato di agire e far fronte ai problemi più urgenti della società. I risultati dello studio rivelano una crescente preoccupazione tra i tedeschi riguardo all’efficacia dell’azione statale e mettono in evidenza spaccature nella società.

Solo il 27% dei tedeschi ha fiducia nello Stato

Secondo il sondaggio, che è stato condotto da Forsa, solo il 27% dei partecipanti ritiene che lo Stato sia in grado di svolgere con successo compiti cruciali come la gestione dell’istruzione, l’assistenza ai rifugiati e l’impostazione di una politica climatica efficace. Questo dato rappresenta un calo del 2% rispetto all’anno scorso. Allo stesso tempo, il 69% degli intervistati ritiene che lo Stato sia sovraccarico di compiti, in aumento del 3%, rispetto al 66% del 2022. Questa tendenza preoccupante riflette un senso generalizzato di sconforto e sfiducia nelle istituzioni.

Tra i compiti prioritari dello Stato, la maggioranza degli intervistati continua a considerare la promozione della giustizia sociale come uno dei più importanti. Tuttavia, c’è stata una diminuzione del numero di cittadini che considera prioritari gli investimenti nella protezione dell’ambiente, come l’espansione delle energie rinnovabili.


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Differenze fra Est e Ovest

Le differenze regionali emergono chiaramente nei risultati dello studio. Nei Länder dell’ovest, per esempio, le questioni legate al clima, all’immigrazione e al sostegno all’Ucraina sono considerate prioritarie. All’est, invece, si evidenziano preoccupazioni diverse legate alla percezione di essere in qualche modo “lasciati indietro”. In questi Länder, i cittadini ritengono che lo Stato dovrebbe fare di più per tutelare la popolazione dall’inflazione e raggiungere la parità delle condizioni di vita tra aree urbane e rurali.

Ulrich Silberbach, presidente federale di dbb, ha espresso preoccupazione per la crescente divisione all’interno della società. Ha evidenziato come le fratture tra regioni e gruppi sociali si stiano inasprendo, contribuendo a un aumento complessivo dello stress sociale.

Brutalizzazione della società

Un altro aspetto allarmante emerso dal sondaggio riguarda la percezione di una “brutalizzazione generale della società”, menzionato dall’80% degli intervistati. Questo fenomeno, ha commentato Silberbach, ha portato a un aumento dell’aggressività nei confronti dei dipendenti del servizio pubblico, inclusi gli agenti di polizia.

Il sondaggio ha anche rivelato una significativa divergenza tra i sostenitori di diversi partiti politici. Ad esempio, l’espansione delle energie rinnovabili è considerata fondamentale dai sostenitori dei Verdi, ma quasi insignificante per quelli di AfD. Nel complesso, gli elettori dell’estrema destra sono quelli che esprimono la maggiore sfiducia nello Stato. Solo il 6% di loro ritiene che lo Stato sia in grado di svolgere i propri compiti, contro il 22% dei sostenitori della CDU e della CSU, il 34% dei sostenitori dell’FDP, il 46% dei sostenitori dell’SPD e il 52% dei sostenitori dei Verdi.

Le opinioni si sono anche evolute nel tempo, soprattutto in materia di priorità. Nel 2022 – poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina – l’approvvigionamento energetico era in cima alla lista dei compiti che, secondo gli intervistati, lo Stato doveva affrontare con urgenza. A ritenerlo era il 17% degli intervistati. Ora solo il 7% della popolazione ritiene sia ancora prioritario, mentre il 26% sostiene sia urgente, per lo Stato, occuparsi di politiche legate ai richiedenti asilo e ai rifugiati, ma anche dipolitica scolastica e dell’istruzione (19%) e protezione del clima e dell’ambiente (17%).

Infine, il sondaggio ha rilevato che i vigili del fuoco godono della massima stima tra i gruppi professionali, seguiti da infermieri, medici e infermieri geriatrici, mentre i politici ottengono un livello di approvazione piuttosto basso (14%). I meno popolari sono i dipendenti delle agenzie pubblicitarie e gli agenti assicurativi (entrambi con l’8%). Nel mezzo, ma collocati verso il fondo della lista, poco prima dei politici, troviamo i dipendenti pubblici (32%) e i giornalisti (31%).

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