Un atto vandalico ai danni di due scuole di Amburgo ha causato sgomento nella giornata di sabato: ignoti hanno imbrattato gli edifici con 106 svastiche e slogan nazisti. Sul caso sta attualmente indagando il Servizio di Sicurezza dello Stato.
A essere colpiti sono stati sono stati due istituti sulla via Müssenredder, nel quartiere di Poppenbüttel: il Carl-von-Ossietzky-Gymnasium e la scuola elementare a esso adiacente. Fra i primi a riportare la notizia è stato il tabloid Bild, secondo il quale il custode di una delle due scuole ha visto i graffiti sabato mattina e ha avvisato immediatamente le forze dell’ordine.
Le scritte sono tante e così estese che è stato necessario assumere una ditta specializzata per rimuoverle entro lunedì, prima che gli studenti rientrino a scuola. Quasi tutte le finestre sono state oscurate dalle svastiche e dagli slogan.
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Atti vandalici e svastiche: una tendenza preoccupante
In Germania, l’uso e la diffusione dei simboli contrari alla costituzione (primo fra tutti la svastica) è un reato che viene preso molto sul serio e non si ascrive al semplice vandalismo. Ciononostante, l’uso di questi simboli da parte di estremisti di destra a scopo soprattutto intimidatorio non è infrequente. Solo la scorsa settimana, per esempio, un centro rifugiati Groß Strömkendorf, vicino a Wismar, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, nel quale soggiornavano alcuni cittadini ucraini, è stato imbrattato con svastiche e, pochi giorni dopo, dato alle fiamme.
Nel caso delle due scuole di Amburgo, non è ancora chiaro il movente del gesto. Qualcuno ha ipotizzato che possa trattarsi di un collegamento con lo scrittore Carl von Ossietzky, al quale è intitolato il Gymnasium, il quale morì nel 1938 dopo essere stato torturato dalle SS, ma al momento non si conoscono sufficienti dettagli sull’incidente per poterne individuare le motivazioni né gli autori.
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