ITALIA IN MUSICA – L’Opera di Roma: un nuovo calendario e nuove rappresentazioni che ti sorprendono

Opera di Roma
Soffitto del Teatro dell'Opera di Roma. Foto di Michele Santoriello

di Michele Santoriello

Nel nostro viaggio di Italia in Musica questa volta andiamo a scoprire la nuova stagione 2022/2023 e le prossime messe in scena del teatro dell’Opera di Roma che da febbraio 2022 ha come sovrintendente Francesco Giambrone proveniente dal Teatro Massimo di Palermo.

“L’Opera di Roma guarda ai prossimi anni – dichiara il nuovo Sovrintendente Francesco Giambrone –unendo la ricerca di titoli importanti, provenienti da aree e periodi storici diversi, con quella di interpreti forti, che possano darne una visione nuova, attuale e, perché no, rivelatrice. Nascono così queste quattro inaugurazioni fortemente rappresentative della nostra idea di teatro” ovverosia Dialogues des Carmélites di Francis Poulenc con la regia di Emma Dante nel 2022. Mefistofele di Arrigo Boito firmato da Simon Stone, al suo debutto in Italia nell’opera, nel 2023. Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi messo in scena da Richard Jones nel 2024. Lohengrin con la regia di Damiano Michieletto nel 2025, primo incontro con Richard Wagner per il regista.
Sono le prossime quattro inaugurazioni di stagione del Teatro dell’Opera di Roma dei prossimi anni, tutte interpretate dal Direttore musicale Michele Mariotti, anche lui al debutto wagneriano con Lohengrin.


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Italia in musica: la stagione inizia il 27 novembre

Ma la stagione quest’anno inizia il 27 novembre, che diventerà la data fissa per le aperture di stagione, ricordando così il giorno della prima alzata di sipario su una stagione operistica al Teatro Costanzi nel 1880. In scena sarà la nuova produzione di Dialogues des Carmélites di Poulenc, che manca dal Costanzi dal 1991, e che viene proposta con la direzione di Michele Mariotti e la regia di Emma Dante, in una coproduzione con La Fenice di Venezia.
Tra i protagonisti sul palco Corinne Winters, indimenticabile interprete di Madama Butterfly , nella parte di Blanche de la Force; Anna Caterina Antonacci, che proprio con Mariotti e Dante è stata protagonista della Voix Humaine di Poulenc a Bologna, nel ruolo di Madame de Croissy; ma anche Ewa Vesin (Madame Lidoine), Ekaterina Gubanova (Mère Marie de l’Incarnation) e Jean-François Lapointe (Marquis de la Force).
Questa prima serata inaugurale sarà ripresa da Rai Cultura e trasmessa in diretta su Rai5 oltre che su Radio3 Rai. Le repliche che si protrarranno fino al 6 dicembre 2022

Ma la stagione 2022/2023, vi sorprenderà per la sua pluralità: si spazia dal Barocco di Händel alla musica contemporanea con Arvo Pärt, passando per il belcanto, per il Novecento storico di Bartók e Janáček, per i grandi capolavori di Verdi e Puccini, senza dimenticare Wagner. Nove titoli d’opera, l’incremento delle serate di balletto con ben cinque balletti e 4 concerti, otto nuove produzioni e una marcata presenza del direttore musicale, impegnato in ben tre nuove produzioni in stagione, in ulteriori due titoli in tournée e in due concerti.

Teatro dell’Opera di Roma. Foto di Michele Santoriello.

Molte le “prime volte” all’Opera di Roma

Molte le prime volte di artisti e titoli significativi: il regista polacco Krzysztof Warlikowski con Da una casa di morti realizza la sua prima regia d’opera in Italia, e il capolavoro di Janáček viene messo in scena per la prima volta nella storia dell’Opera di Roma. Anche il regista Johannes Erath, con il dittico di Puccini, formato dal Tabarro e dal Castello del Duca Barbablù, mette in scena la sua prima opera lirica in Italia.
Tra gli spettacoli Adam’s passion di Robert Wilson, con musiche di Arvo Pärt, vede la sua prima ed esclusiva esecuzione nel nostro Paese, e segna il debutto al Teatro Costanzi di una grande interprete della danza come Lucinda Childs.

Tra gli artisti arrivano per la prima volta all’Opera di Roma anche i direttori Omer Meir Wellber, Tõnu Kaljuste e Francesco Lanzillotta; le voci di Danielle De Niese, Aleksandra Kurzak, Elena Stikhina, Brian Jagde, Stanislas de Barbeyrac e dei due controtenori Raffaele Pe e Aryeh Nussbaum Cohen, mentre Eleonora Buratto interpreta Madama Butterfly per la prima volta in Europa, dopo il recente e straordinario successo al Metropolitan di New York. Al debutto al Costanzi anche i danzatori Olga Smirnova, Léonore Baulac, Isabella Boylston, Victor Caixeta, Osiel Gouneo.

Sempre molto proficua sarà la collaborazione con la Rai: Rai Cultura riprenderà tre titoli, il già citato Dialogues des Carmélites, il Dittico di Puccini e BartókGiulio Cesare in Egitto. Opere che verranno trasmesse su Rai5, mentre Radio3 trasmetterà tutta la stagione d’opera e di concerti del Teatro Costanzi.

Maxii di Roma. Foto di Michele Santoriello

Le collaborazioni istituzionali, nazionali e internazionali

Interessante poi è la sempre più ampia dimensione di coinvolgimento ed apertura del Teatro alla città. La rete di collaborazioni istituzionali all’interno di Roma si allarga sempre di più e si arricchisce di nuove relazioni progettuali e di future condivisioni. Con il MAXXI, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Musica per Roma, le Università e il mondo della scuola, ed inoltre i quindici Municipi di Roma Capitale, presidi fondamentali di territorio, e con alcuni pezzi della grande rete diffusa dell’associazionismo culturale di comunità.

Accanto quindi alla stagione ufficiale di opere, balletti e concerti, e alle attività di Fabbrica o della Scuola di Danza, nasceranno quindi iniziative nuove e che ci auguriamo si consolideranno: da “Linea Opera”, che ha iniziato a costruire una forte relazione con i tanti territori, a “Una notte a teatro”, con l’intento di rafforzare, soprattutto tra i bambini e tra i giovani, l’idea che il teatro è come una casa.

Per non sottacere poi l’apertura non solo alla città ma anche all’Europa del teatro attraverso le collaborazioni nazionali ed internazionali. I Dialogues des Carmélites infatti sono coprodotti con il Teatro La Fenice di Venezia; il Dittico formato dal Tabarro e dal Castello del Duca Barbablù con il Festival Puccini di Torre del Lago, in occasione del centenario della nascita del compositore. Infine,  Da una casa di morti con la Royal Opera House di Londra, il Théâtre de la Monnaie di Bruxelles e l’Opéra National di Lione; mentre Giulio Cesare in Egitto è coprodotto con il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Oper di Leipzig e Opéra national de Montpellier.

Le collaborazioni internazionali proseguiranno nei prossimi anni, con il Mefistofele firmato da Simon Stone realizzato con il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Real di Madrid e il Lohengrin messo in scena da Damiano Michieletto coprodotto con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia.

Prova a Santa Cecilia. Foto di Michele Santoriello

All’Opera di Roma un programma che offre un meraviglioso ventaglio di opzioni, da gennaio in poi

Veramente il programma sia lirico, sinfonico che di balletto non lascia che l’imbarazzo delle scelta agli amanti della musica, per questo segnalo alcune tra le tantissime proposte in cartellone.

Dopo le vacanze natalizie, dall’11 al 15 gennaio, si riparte con una ripresa dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti con un cast di autentiche star del belcanto, capitanato da John Osborn e Aleksandra Kurzak nelle parti di Nemorino e Adina. La regia è quella di Ruggero Cappuccio, mentre la direzione è affidata a Francesco Lanzillotta, al suo debutto all’Opera di Roma.

Vi sarà poi una nuova Aida firmata da Davide Livermore diretta da Michele Mariotti, dal 31 gennaio al 12 febbraio, affiancato dai suoi collaboratori Giò Forma per le scene, Gianluca Falaschi per i costumi, Antonio Castro per le luci e D-Wok per i video. Grandi voci nel cast, con l’Aida di Krassimira Stoyanova, il Radamès di Fabio Sartori, Ekaterina Semenchuk come Amneris, Vladimir Stoyanov come Amonasro e Riccardo Zanellato nei panni di Ramfis.

L’omaggio a Franco Zeffirelli, per il suo centenario

Il 2023 poi è l’anno del centenario della nascita di Franco Zeffirelli e quindi
l’Opera di Roma sceglie di ricordare il grande maestro con uno dei suoi spettacoli più amati: Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, che andò in scena per la prima volta nel 1992 e che da allora è stato ripreso sempre con grande successo. Nelle parti di Nedda e Canio sono impegnati Nino Machaidze e Brian Jagde. Le sette recite dello spettacolo, dal 12 al 19 marzo, sono dirette da Daniel Oren.

Interno del Teatro dell’Opera di Roma, interno. Foto di Michele Santoriello

La musica contemporanea: tutte le proposte

Alla musica contemporanea sono dedicati un’attenzione e uno spazio del tutto speciali: venerdì 31 marzo e sabato 1° aprile alla Nuvola di Fuksas va in scena Adam’s Passion, lo spettacolo teatrale ideato nel 2015 da Robert Wilson in collaborazione con il compositore estone Arvo Pärt e proposto per la prima volta e in esclusiva in Italia grazie alla collaborazione con EUR S.p.A./EUR Culture per Roma. Il lavoro si rifà all’idea di “opera d’arte totale” di Wagner e fonde insieme musica, con la direzione di Tõnu Kaljuste, danza, con Lucinda Childs al suo debutto all’Opera di Roma, luci, curate da A.J. Weissbard, e canto. Il tutto per raccontare, la vita di Adamo dopo la cacciata dall’Eden.

Il ritorno di Madama Butterfly e la conclusione di ottobre all’Opera di Roma

A giugno, dal 16 al 25, torna in scena Madama Butterfly di Puccini, nell’apprezzata messa in scena di Àlex Ollé de La fura dels Baus, realizzata in collaborazione con l’Opera di Sidney, nata per la stagione estiva di Caracalla, riproposta e riadattata per lo spazio del Teatro Costanzi. Protagonista il soprano Eleonora Buratto, che proprio come Cio Cio-San ha recentemente ottenuto uno straordinario successo al Metropolitan di New York, e che interpreta Butterfly per la prima volta in Europa. Accanto a lei Dmytro Popov come Pinkerton, Anna Maria Chiuri come Suzuki e Roberto Frontali nei panni di Sharpless. Sul podio è chiamato Roberto Abbado, che interpreta per la prima volta il capolavoro di Puccini.

La stagione operistica si conclude in ottobre, dal 13 al 21, con cinque rappresentazioni di Giulio Cesare in Egitto di Georg Friedrich Händel. Lo spettacolo, con la regia di Damiano Michieletto, è coprodotto con il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Oper Leipzig e Opéra national de Montpellier ed è proposto per la prima volta in Italia. La direzione è affidata a Gianluca Capuano, alla testa dell’Orchestra dell’Opera di Roma. Protagonisti tre dei più affermati controtenori di oggi: Raffaele Pe nel ruolo del titolo, Carlo Vistoli nei panni di Tolomeo e Aryeh Nussbaum Cohen in quelli di Sesto. La parte di Cleopatra invece è affidata alla fascinosa voce di Danielle de Niese. Lo spettacolo è ripreso da Rai Cultura e sarà trasmesso su Rai5.

Tornano anche i concerti

Con la stagione 2022/2023 tornano all’Opera di Roma anche i concerti. Quattro appuntamenti che sono annunciati in cartellone, talvolta integrandosi ai titoli d’opera in programma, talvolta completandoli. Dal Il Requiem di Giuseppe Verdi, diretto da Michele Mariotti, dal 15 febbraio 2023. Il capolavoro sinfonico-corale avrà un cast internazionale composto dal soprano Elena Stikhina, dal mezzosoprano Yulia Matochkina, dal tenore Stefan Pop e dal basso Giorgi Manoshvili. Protagonista naturalmente anche il Coro della fondazione capitolina.

Il secondo concerto, in programma il 20 aprile, il direttore Mariotti ha scelto uno dei grandi capolavori della letteratura musicale tedesca: Manfred, il poema drammatico che Robert Schumann trasse da Lord Byron. Protagonista del brano, a metà tra un oratorio e un’opera, che prende le mosse dal Singspiel e dal melologo, il grande attore Glauco Mauri, che all’alba dei 93 anni interpreta per la prima volta l’antieroe byroniano tormentato da insanabili conflitti interiori. Sul palco anche il Coro dell’Opera di Roma.

Mentre alla ripresa della stagione, il 6 ottobre debutta sul podio dell’Opera di Roma l’israeliano Omer Meir Wellber, Direttore musicale della Volksoper di Vienna e del Teatro Massimo di Palermo, che propone il primo atto della Walküre (La valchiria) in forma di concerto. La presenza di Richard Wagner illumina quindi il cartellone 2022/2023 ed è resa particolarmente preziosa dal cast, con il tenore Stanislas de Barbeyrac e il soprano Angela Meade nelle parti dei gemelli amanti Siegmund e Sieglinde, affiancati dal basso Brindley Sherratt nel ruolo di Hunding.

L’ultimo concerto è in programma venerdì 20 ottobre 2023, e vede protagonisti tre tra i più grandi controtenori di oggi, già impegnati nel capolavoro di Händel: Carlo Vistoli, Raffaele Pe e Aryeh Nussbaum Cohen, che si sfideranno con acuti e colorature, facendo rivivere i fasti del Barocco. Sul podio per I trecontrotenori si cimenteranno con pezzi tratti da musiche Georg Friedrich Händel, Antonio Vivaldi, Nicola Porpora, Christoph Willibald Gluck.

Quindi se passate per Roma da novembre in poi non dimenticatevi di dare uno sguardo al programma del Teatro dell’Opera di Roma, l’Italia in Musica vi accoglierà anche nella città eterna.

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