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Discussa al Bundestag la proposta di Lauterbach sull’aumento dei costi per le assicurazioni sanitarie

Le assicurazioni sanitarie tedesche lamentano gli effetti economici della pandemia di Covid-19 e il Ministro della Sanità Karl Lauterbach (SPD) ha proposto di colmare le perdite subite con un aumento dei contributi a carico degli assicurati. Naturalmente, l’ipotesi riguarda chi, in Germania, è assicurato con le casse mutue statali – tendenzialmente l’unica opzione disponibile per i redditi medio-bassi. Le stesse fasce di contribuenti che, negli ultimi mesi, hanno già subito l’impatto dell’inflazione, dell’altalena dei prezzi della benzina e che, da ottobre, vedranno aumentare drasticamente i prezzi legati al consumo di gas, quindi, potrebbero doversi preparare a spendere di più anche in un altro ambito.

La proposta di legge, sostenuta da tutti i partiti della coalizione di governo, è stata discussa venerdì al Bundestag per la prima volta, raccogliendo non poche critiche da parte dell’opposizione.

Lauterbach: “aumento moderato”

Secondo il piano di Lauterbach, il buco da miliardi di Euro aperto nei bilanci delle assicurazioni sanitarie negli ultimi due anni dovrebbe essere colmato in parte anche con contributi statali, ma sembra inevitabile che almeno il 10% dell’intera manovra poggi su un aumento dei costi mensili a carico dei contribuenti. Si tratta di costi ineludibili, poiché in Germania l’assicurazione sanitaria è obbligatoria e l’opzione più economica resta generalmente quella pubblica, che prevede un’aliquota sul reddito.


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Stando alla proposta di legge discussa ieri per la prima volta al Bundestag, l’aliquota contributiva media aumenterà di 0,3 punti percentuali. In particolare, si tratta del cosiddetto contributo aggiuntivo, che attualmente è pari all’1,3%. L’aumento, però, non è “obbligatorio” per le assicurazioni stesse.

Le assicurazioni sanitarie potranno scegliere se applicare l’aumento

A differenza del contributo generale (attualmente pari al 14,6%), che è lo stesso per tutte le casse mutue, quindi, le assicurazioni sanitarie non sono obbligate ad aumentare il contributo aggiuntivo fino al livello massimo permesso dalla legge. A seconda della situazione finanziaria, ogni assicurazione può scegliere se aumentare o meno le tariffe mensili richieste ai propri clienti. Lauterbach ha descritto l’aumento complessivo (che, in caso di applicazione completa del margine previsto dalla legge, arriverebbe al 16,2% del reddito) come “moderato”.

Nel caso delle assicurazioni che i datori di lavoro pagano per i dipendenti, il contributo aggiuntivo viene diviso fra azienda e dipendente. Partite iva, piccoli imprenditori e lavoratori con contratti limitati che non prevedono la copertura sanitaria devono invece pagare l’intero contributo.

Il ministro della Sanità bavarese Klaus Holetschek (CSU) ha criticato la proposta di Lauterbach “Si sta andando verso un crollo dell’assicurazione sanitaria” ha dichiarato “un blackout delle cure”.

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