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Markus Söder: abolire i test gratuiti per chi non si vaccina

Lo Stato non dovrebbe offrire tamponi gratuiti ai non vaccinati. Così il leader della CSU e primo ministro bavarese suggerisce un’ulteriore misura per incrementare la pressione su chi rifiuta il vaccino. Dal momento che l’attuale stato di cose non permette ancora di allentare le misure di sicurezza che prevedono la presentazione del certificato di vaccinazione/guarigione o di un test negativo, e anzi sembra che l’incidenza in aumento porterà a ulteriori restrizioni entro l’autunno, Markus Söder suggerisce di abolire i test gratuiti.

Chi vorrà andare in vacanza, al ristorante, al cinema o accedere a fornitori di servizi come parrucchieri ed estetisti dovrebbe quindi pagare il test rapido o il PCR di tasca propria. “È una questione di giustizia” ha dichiarato all’emittente ZDF “ci sono abbastanza dosi di vaccino per tutti e i tamponi rapidi rappresentano un costo notevole per i contribuenti”.


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Contemporaneamente, sostiene Söder, i vaccinati dovrebbero avere più libertà, essere esentati dalla quarantena se di ritorno dall’estero e l’accesso a club e ristorazione notturna. Contro questa estensione delle libertà si è espresso però recisamente Karl Lauterbach (SPD), che ha anche espresso perplessità sulla strategia di riaperture del Regno Unito.

Anche il presidente dell’associazione dei medici vuole abolire i test gratuiti

Anche il presidente dell’associazione dei medici Klaus Reinhardt si è espresso in questo senso, sostenendo che la collettività non debba essere gravata di ulteriori costi a causa della mancata volontà degli individui di farsi vaccinare. Per questo prospetta un futuro nel quale la vita dei non vaccinati sarà sempre più difficile.

La proposta di Söder ha incontrato anche il favore dell’FDP, che però chiede che vengano praticate delle eccezioni per i bambini e le persone affette da patologie gravi.

Le obiezioni: i test gratuiti aiutano a contenere la pandemia

Alla proposta si oppongono però gli stessi compagni di partito di Söder, ovvero il gruppo parlamentare della CDU/CSU. L’esperto di questioni sanitarie della CDU Michael Hennrich ha dichiarato al quotidiano Die Welt che “i test antigenici rapidi rappresentano una componente fondamentale della strategia di contenimento della pandemia” e che “non bisogna ostacolare chi vuole sottoporsi al tampone”. Dello stesso avviso anche il vicepresidente del gruppo parlamentare dell’SPD Bärbel Bas.

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