Il ministro della salute tedesco Jens Spahn avverte: “Se questo andamento non verrà controllato, correremo il rischio che il nostro sistema sanitario raggiunga il suo punto di rottura nel mese di aprile”. Lo ha dichiarato oggi, aggiungendo che “I numeri stanno aumentando troppo velocemente e le varianti del virus rendono la situazione particolarmente pericolosa”.
Ha quindi fatto appello ai Land, affinché applichino il cosiddetto “freno di emergenza” concordato in occasione dell’ultimo vertice con il governo federale e provvedano al blocco immediato delle aperture se e quando l’incidenza raggiungerà quota 100.
Il sistema sanitario è a rischio: il pericolo delle vacanze di Pasqua
Dopo la revoca del lockdown pasquale e le scuse di Angela Merkel, non vengono meno le preoccupazioni relative al rilassamento che si prevede per Pasqua. E questo include anche la prospettiva dei viaggi all’estero, come abbiamo già visto parlando della preoccupazione del governo per il boom di prenotazioni verso Maiorca registrate in vista delle prossime vacanze.
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Anche in Germania, comunque, l’attenzione deve restare alta. “Gli incontri a Pasqua dovrebbero avvenire solo all’esterno” è stato l’appello di Spahn, che ha aggiunto anche che chi si incontra al chiuso dovrebbe farlo tenendo la mascherina e mantenendo le distanze.
Anche il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, ha sottolineato: “I viaggi e i contatti sono i motori di questa pandemia” e che quindi è importante ridurre al minimo gli incontri con altre persone e non viaggiare.
Chi non presenterà un test negativo, non potrà volare
Spahn ha dichiarato inoltre che “Siamo arrivati all’ultima parte della maratona pandemica”, ma che proprio per questo bisogna comportarsi responsabilmente.
Le nuove misure di contenimento prevedono anche che le entrate in Germania in aereo saranno possibili solo dopo aver presentato un test negativo. Il regolamento sarebbe stato “appena firmato” e questo significa che “chiunque non abbia un test negativo non potrà prendere l’aereo“.
Incremento dei vaccini a partire da aprile
Il ministro ha infine ricordato che più del 10% della popolazione è stata vaccinata una prima volta e quindi parliamo di 12 milioni di dosi. È molto migliorata la situazione degli ultraottantenni. La loro incidenza è infatti scesa da 290 a 55, da gennaio ad ora, proprio grazie alla vaccinazione. Sono diminuiti notevolmente anche i focolai nelle case di cura, che alla fine dell’anno scorso erano più di 370 a settimana e che ora sono meno di 20.
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Ha aggiunto quindi che ci si aspetta per aprire un’accelerazione nella campagna vaccinale, con l’arrivo di 15 milioni di dosi. E ha tuttavia fatto presente che l’effetto delle vaccinazioni è attualmente contrastato dall’aumento dei contagi, come avvenuto del resto in altri Paesi.
Il pericolo si sposta su lavoratori e giovani
Il presidente del Robert Koch Institute ha lanciato un allarme relativo alla rapida diffusione della variante B.1.1.7, che ha colpito in particolare i lavoratori, ma anche i giovani e persino i bambini. Le sue dichiarazioni sono drastiche: “Ci sono chiari segnali che la terza ondata di Corona, appena iniziata, possa essere ancora peggio delle prime due“.
Per questo il Paese dovrebbe prepararsi, secondo Wiele, a un aumento vertiginoso dei contagi, al sovraccarico delle cliniche e alla “morte di molte persone”. Per questo il sistema sanitario va protetto a ogni costo e con la collaborazione dell’intera collettività.
(Fonte, Zeit Online)