Next in Art, la rubrica sugli illustratori del Mitte: Fabio Mancini
Next in Art, la rubrica sugli illustratori del Mitte: Fabio Mancini
Torna la nostra rubrica sugli illustratori di Luca Giorietto, che ha prodotto per noi una serie di ritratti fotografici dedicati ad artisti visivi che operano nel mondo dell’illustrazione.
Dopo la prima puntata, dedicata a Manuela Santoni e che potete recuperare qui, oggi ci occupiamo di un altro illustratore, Fabio Mancini, classe 1990.
(© Luca Giorietto. Styled by Etna)
Fabio Mancini nasce in quella che definisce “una non troppo ridente cittadina della provincia romana” e inizia a disegnare praticamente subito.
Circondato da fumetti e film di animazione, assorbe una serie di stimoli che più tardi si trasformeranno in una direzione ben precisa e inequivocabile.
Dal 2009 al 2012 frequenta la Scuola Internazionale di Comics, nel 2012 comincia a lavorare per lo studio d’animazione Musicartoon, e dal 2014 è un illustratore freelance, che collabora con varie realtà del panorama italiano indipendente.
Nel 2015 Mancini illustra due volumi editi da Eli La Spiga Edizioni e nel 2016 Alice nel paese delle Meraviglie e Il libro della Giungla, pubblicati da DeAgostini. Per Chengdu Chaoyouai Education Technology lavora invece alle illustrazioni di The Little Prince.
Nello stesso anno partecipa alla mostra Once Upon a Time in Russia, che si svolge a San Pietroburgo e raccoglie i lavori di 26 artisti italiani alle prese con l’illustrazione di popolari fiabe russe.
Sul suo sito ufficiale dichiara di coltivare “il sogno di creare un boschetto di felci nel mio appartamento”.
In un’intervista rilasciata a Il Mecenate Povero, piattaforma nata per segnalare le più interessanti realtà del mondo del fumetto indipendente, Fabio Mancini cita tra le sue principali fonti di ispirazione Parmigianino, Egon Schiele e Gustav Klimt, per quanto riguarda i classici della storia dell’arte.
Tra gli illustratori, invece, ci consiglia Manuele Fior, Isabella Mazzanti e Kerascoët, nome collettivo degli illustratori francesi Marie Pommepuy e Sébastien Cosse.
Lo stile di Mancini si presta ottimamente al racconto fantastico e all’immaginario mitologico (per DeAgostini illustra anche il libro “Gli dei e gli eroi della Grecia antica“), mentre la sua palette di colori è una sintesi perfetta di delicatezza e intensità cromatica, con dominanti di oro e ottanio che evocano atmosfere lontane nello spazio e nel tempo.
Francesco Colombrita definisce le sue illustrazioni come sospese “tra la fiaba e l’art nouveau” e in effetti la definizione ci pare corretta.
Nel bellissimo universo di Mancini, la Fata Turchina di Pinocchio è avvolgente come un’onda morbidissima, matrioske si baciano contro ogni legge fisica, mentre Giovanna d’Arco, resa con magnifico talento visionario, viene trasfigurata dal rogo finale in un trionfo di pura luce “klimtiana”.
Questi sono solo alcuni dei personaggi creati da Fabio Mancini con struggente eleganza, ma ce ne sono moltissimi altri. Vi suggeriamo dunque di seguire il suo sito ufficiale e la sua pagina Facebook per essere sempre aggiornati sul suo lavoro e sui suoi nuovi progetti.
Alla prossima!
#NextinArt
Luca Giorietto inizia il suo percorso lavorando a manifesti, poster e flyers per band della scena alternative italiana e internazionale. Costruisce mondi visivi mescolando tecniche digitali e collage, in una sorta di visione alla Lewis Carrol mescolata a John Carpenter.
Da lì nasce l’esigenza di tradurre quel cut up visivo in fotografia unica. Alcune delle sue influenze più importanti sono: Vaughan Oliver, Peter Greenaway, Laurent Durieux, Gus Van Sant, Perry Farrell, Terry Gilliam, Alfred Hitchcock, Kim Gordon, Dario Argento, Powell & Pressburger, Gregg Araki, Edward Hopper e Stephen King.
Si dedica quindi a un progetto sulla scena rap italiana intitolato #YES – Your Ego Sucks ritraendo artisti come Salmo, Guè Pequeno, Franco126, Speranza, Madame, Ghemon, Izi, Gemitaiz, Ernia, Clementino, Fishball, Frah Quintale, Noyz Narcos, Frenetik&Orang3 ed altri.
Il suo progetto sugli illustratori nasce dalla sua passione per artisti legati all’animazione come Mary Blair, Eyvind Earle, Kay Nielsen ma anche artisti alternativi come Raymond Pettibon e fumettisti quali Sergio Asteriti e Guido Scala.
Etna scrive, suona, canta, esplora. Due libri di racconti (“Non farti fregare di nuovo” – Habanero, e “Tutto dovrebbe essere migliore” Miraggi), basso e voce nei Luminal (migliore band italiana nel 2012, concerti in tutta Italia e in Europa), nel 2019 esce il suo primo singolo solista: “Pazza”. Lavora al primo romanzo e altri brani.