Anche a Francoforte i rifugiati arrivano da eroi

L'arrivo di alcuni rifugiati accolti dalla folla a Francoforte. Foto © Gabriele Cafici
L'arrivo di alcuni rifugiati accolti dalla folla a Francoforte. Foto © Gabriele Cafici
L’arrivo di alcuni rifugiati accolti dalla folla a Francoforte. Foto © Gabriele Cafici

Bannerino_FrancoforteFrancoforte – Doveva succedere e alla fine è successo, la politica europea sui rifugiati è diventata insostenibile e alla fine gli eventi storici sembra abbiano finalmente costretto l’Europa ad una svolta.  Prima la reticenza dei governi ad affrontare il problema, dopo l’improvvisa apertura di Francia e Germania (e Inghilterra) ad accogliere un gran numero dei rifugiati in fuga dalle zone di guerra. In mezzo la foto del cadavere di un bambino affogato al largo delle coste turche.

Nel finesettimana si sono riversati in Germania migliaia di persone che attendevano questo momento da tempo, bloccati soprattutto in Ungheria. Le immagini dell’accoglienza alla stazione di Monaco di Baviera hanno fatto il giro del mondo e tutti sono stati orgogliosi della Germania. I tedeschi, cui finalmente è stato concesso di avere la parte dei buoni, ma anche il resto degli europei felici nel riconoscere un comportamento positivo da parte dei teutonici. Improvvisamente è come se tutti volessero essere un po’ tedeschi.

Foto © Gabriele Cafici
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Anche a Francoforte i tedeschi buoni non sono mancati. Doveva arrivare un treno carico di 700 rifugiati da dover essere poi trasferiti a Neu Isenburg e il tam-tam è girato in rete e per sms. Sabato qualche centinaio di persone si è così presentato in stazione con cibo e acqua e tanta buona volontà per accogliere i rifugiati in arrivo.

Poco importa che poi i 700 non siano mai arrivati, ma piuttosto solo gruppi ridotti di 30, 50 o poco più persone in treni diversi, il clima di festa non è certo venuto meno.

Ora è ricominciata la settimana e non son previsti altri arrivi nè tanto meno espressioni di solidarietà di massa. Restano le belle immagini e l’attesa per comprendere come si evolverà la situazione a livello internazionale.

E resta anche un incredibile capitale politico per Frau Merkel che in un colpo sembra riuscita a cancellare l’immagine della rigida protettrice delle politiche di austerità.

Foto © Gabriele Cafici
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[ale.gra]

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