Lavoro nero: un’attività gastronomica su quattro in Assia non regolarizza i dipendenti

Il logo dal sito del Bundeszollverwaltung
Il logo dal sito del Bundeszollverwaltung
Il logo dal sito del Bundeszollverwaltung

Bannerino_FrancoforteGiessen – Il lavoro nero è una delle piaghe che affliggono l’economia italiana. Molti si immaginano che in Germania questo problema sia pressochè inesistente, ma da quanto emerso da dei controlli eseguiti dalle autorità sembra che la situazione non sia così rosea.

In questi giorni la Bundeszollverwaltung – una sorta di Guardia di Finanza, fa capo direttamente al ministero delle finanze – ha infatti perquisito oltre cento attività del settore gastronomico sparsa per il nord, il centro e l’est dell’Assia. Dai controlli è emerso che nel Land “circa un attività ogni quattro impiega lavoratori irregolari“, così si è espresso Michael Bender dell’Hauptzollamt di Gießen. Tradotto significa lavoratori in nero.

Tra questi molti sarebbero poi lavoratori stranieri privi dell’apposito permesso. Sarebbe interessante scoprire quanti di queste attività gastronomiche siano gestite esse stesse da stranieri e nello specifico da italiani. I nostri connazionali, si sa, non hanno mai disdegnato l’attività nella gastronomia. Chissà se con la cultura culinaria si sono portati dietro anche la cattiva abitudine del lavoro nero.

[ale.gra]

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte Francoforte su Facebook!