Un premio e tante lodi Monti, bottino pieno a Berlino

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Arriva, si prende lodi e premio e se ne va, il tutto tra gli applausi. Con il consueto aplomb (e una buona dose d’ironia), il Presidente del Consiglio Mario Monti ha ricevuto, ieri, il Responsible Leadership Award dalla ESMT, la European School for marketing and technology. Il prestigioso istituto fondato nel 2002 – cui lo stesso Monti fece parte, per due anni, in qualità di consigliere – ha voluto premiare gli sforzi del Primo Ministro italiano in tema di economia e finanza.

Ad attenderlo, nella sala principale al terzo piano dell’edificio di Schlossplatz 1, c’era niente meno che il ministro delle finanze Wolfgang Schäuble. Monti, cravatta azzurra d’ordinanza, si è fatto accompagnare dal vice ministro dell’economia Vittorio Grilli. Schäuble era incaricato di tenere il laudatory speech, l’elenco delle motivazioni che hanno spinto l’ESMT a consegnare il premio al 69enne politico italiano.

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Il Ministro federale non si è risparmiato: dopo aver snocciolato il prestigioso curriculum di Monti, Schäuble lo ha definito «un vero leader», «affascinante e intelligente», «il modello da seguire per i politici di oggi e di domani». Il politico della Cdu ha elogiato il lavoro svolto da Monti sia a livello europeo che, soprattutto, in Italia: «I progressi fatti dal Paese in questi sei mesi sono incredibili», ha detto il Ministro tedesco.

Monti non si è risparmiato, ma non si è nemmeno scomposto. Il leader «umile» ha spiegato: «Non devo affrontare i votanti, non devo andare per strada a conquistare preferenze. Ma devo affrontare il Parlamento», ha detto chiarendo le difficoltà del suo operato. «Cerco di agire nell’interesse comune, con un occhio di riguardo per quanto riguarda i giovani, che faticano per trovare un lavoro. Vogliamo che anche i ragazzi possano godere del sistema di welfare vigente nel Paese».

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Monti, in conclusione, ha rivelato la sua ammirazione per la Germania. «La cultura e la politica tedesche sono sempre state un esempio per me», ha conlcuso. «In Italia siamo convinti che non possa esistere un’Europa senza Germania, allo stesso modo spero voi siate convinti dell’importanza dell’Italia nel processo di unità continentale».

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