Conclave: tre cardinali tedeschi in lizza per il papato

Al prossimo Conclave, chiamato a scegliere il successore di Papa Francesco, parteciperanno anche tre figure di spicco della Chiesa cattolica tedesca: Gerhard Ludwig Müller, Reinhard Marx e Rainer Maria Woelki.

Nonostante l’importanza dei loro ruoli, nessuno dei tre è oggi considerato un candidato forte per il pontificato. In passato, il nome di Marx era circolato tra i “papabili”, ma la sua posizione si è, nel tempo, notevolmente indebolita. Nulla però si può mai dare per scontato.

Müller: l’ultraconservatore che tuonava contro i gay

Gerhard Ludwig Müller, classe 1947, è noto per le sue posizioni ultraconservatrici. È stato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede dal 2012 al 2017, finché Papa Francesco lo ha rimosso dall’incarico.

È stato uno dei critici più espliciti delle aperture dottrinali promosse dal Pontefice argentino e ha aspramente criticato il documento pubblicato alla fine del 2023 da Papa Francesco sulla benedizione delle coppie omosessuali. Müller ha un rapporto critico anche nei confronti della Conferenza Episcopale Tedesca. Questa sua distanza, che gli ha alienato il consenso degli ambienti più progressisti, lo rende però ancora un punto di riferimento per l’ala tradizionalista della Chiesa.

Woelki, nella tempesta durante lo scandalo di Colonia

A guidare l’arcidiocesi di Colonia c’è il cardinale Rainer Maria Woelki, 70 anni. La sua diocesi ha recentemente perso il primato di più grande della Germania per numero di cattolici, a favore di Münster, anche a causa dell’emorragia di fedeli seguita allo scandalo di centinaia di casi di abusi sessuali sui minori emersi in seguito alla pubblicazione di un rapporto commissionato dallo stesso Woelki. Tra il 2021 e il 2023, oltre 130.000 persone hanno lasciato la Chiesa cattolica a Colonia.

Woelki, nel pieno del clamore seguito alle rivelazioni del rapporto, aveva rassegnato le sue dimissioni al pontefice, ma Papa Francesco non gli aveva mai risposto. Woelki è uno dei principali esponenti dell’ala conservatrice del clero tedesco ed è stato creato cardinale da papa Benedetto XVI. La sua posizione nel Conclave, oggi, appare marginale.

Marx: l’ex favorito dalla forte personalità

Considerato per anni la figura più spesso associata a Papa Francesco e tra i prelati più influenti della chiesa europea, Reinhard Marx, 73 anni, ha visto tuttavia la sua popolarità affievolirsi negli ultimi anni. Come Woelki, nel 2021 ha offerto le sue dimissioni a Papa Francesco da arcivescovo di Monaco e Frisinga, per via degli abusi sessuali commessi su minori nei decenni precedenti da molteplici funzionari dell’arcidiocesi.

In quella circostanza aveva avuto parole durissime nei confronti di quello che aveva definito il fallimento di un intero sistema. Il pontefice, tuttavia, lo aveva esortato a continuare con il suo incarico, ringraziandolo per il suo coraggio. Nel 2008 aveva citato il suo omonimo Karl Marx, sostenendo che il filosofo era stato lungimirante circa l’inevitabilità della crisi nel capitalismo, ma aveva peccato nelle sue conclusioni, non ispirate da una visione religiosa della storia e del mondo.

La sua lunga carriera ecclesiastica e la rete di relazioni internazionali non sembrano però bastare a rilanciarne la candidatura. Oggi il suo nome circola più come figura di continuità, che come possibile leader della futura Chiesa globale.