Un uomo è sotto processo presso il tribunale regionale di Berlino, perché accusato di aver aggredito l’ex compagna con un coltello, causandole ferite potenzialmente letali.
In base alle prime informazioni, l’imputato avrebbe confessato giovedì, fornendo una spiegazione dei fatti attraverso il suo avvocato difensore. Il processo continuerà il 27 aprile.
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I fatti si sono verificati il 23 ottobre dello scorso anno, nel distretto di Neukölln, quando l’uomo, 44 anni, si sarebbe presentato intorno a mezzanotte a casa della sua ex, 42 anni. I due vivevano separati già da diverse settimane. All’interno dell’appartamento si sarebbe verificata una discussione, durante la quale l’uomo avrebbe prima lanciato un bicchiere e poi afferrato un coltello, colpendo la donna. In base a quanto dichiarato dall’accusa, sarebbe stato infine allontanato dalla figlia, allora tredicenne.
Attraverso il suo difensore, l’imputato ha fornito la sua versione dei fatti, sostenendo di aver perso il controllo. Ha dichiarato di essere stato in precedenza cacciato dall’appartamento comune e di esservisi recato, il 23 ottobre, perché gli mancavano molto le figlie e voleva vederle. Sarebbe stato fortemente ubriaco e dopo aver scoperto che la figlia maggiore, all’epoca 16enne, non era in casa, si sarebbe infuriato con l’ex.
In relazione all’aggressione, l’imputato ha sostenuto di aver voluto calmare la sua compagna e ha definito l’accoltellamento un incidente. Ha aggiunto anche che non dimenticherà mai l’espressione spaventata della figlia, quando è intervenuta.
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