Il futuro incerto del Campus Bockenheim, tra investimenti privati e vocazione culturale

La AfE-Turm a Bockenheim Foto © Echtner / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 / remixed by Il Mitte
La AfE-Turm a Bockenheim Foto © Echtner / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 / remixed by Il Mitte
La AfE-Turm a Bockenheim Foto © Echtner / Wikimedia Commons / CC BY-SA 3.0 / remixed by Il Mitte

Bannerino_FrancoforteFrancoforte – Mancano pochi giorni all’abbattimento della AfE-Turm, il grattacielo dell’università del Campus Bockenheim. Una volta che la torre sarà scomparsa dalla skyline francofortese il trasferimento dell’università sarà tutt’altro che terminato. Il trasloco nel Campus Westend dovrebbe infatti proseguire fino al 2017. Nonostante questo simbolicamente sarà un cambiamento importante e l’abbandono del quartiere da parte della Goethe Universität sarà più evidente.

Siamo andati a vedere quali sono i progetti per quell’area che occupa una posizione strategica all’interno della città, accanto all’imborghesito Westend e soprattutto appena a nord dell’importantissima area della Fiera. Una manna per chi avesse soldi da investire.

Per il quartiere perdere l’università significa inevitabilmente il rischio di perdere la propria identità, dato che era proprio la vita studentesca ad animare le sue strade. Il rischio di gentrificazione sarà probabilmente inevitabile, ma le preoccupazioni degli abitanti hanno fatto sì che, per salvaguardare la vocazione culturale del quartiere, la città decidesse di pianificare la costruzione del cosiddetto Kulturcampus.

La vecchia area dell’università dovrà quindi essere adibita ad attività culturali con spazi per associazioni, scuole, eventi e per esercizi commerciali. A questa funzione “culturale” dovrebbe essere destinata circa il sessanta per cento della superficie, mentre il restante quaranta per cento, secondo i piani, sarà adibito alla costruzione di appartamenti sia privati sia pubblici (e quindi con affitti calmierati).

È di qualche settimana fa la notizia di un possibile acquirente privato per il Philosophicum, uno dei palazzi più grandi dell’università, già svuotato e al momento inutilizzato. L’obiettivo sarebbe farne appartamenti. Lo stesso vale per lo spazio della AfE-Turm: al suo posto un condominio.

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Tuttavia i progetti sono tutt’altro che chiari. A lungo si è discusso, e ancora si discute, della possibilità di permettere l’insediarsi di bordelli nei nuovi spazi. Sebbene all’inizio fosse stato escluso con l’aggiunta di una clausola, ora questa clausola è stata contestata da associazioni di prostitute e dal partito dei Pirati accusando l’amministrazione di discriminazione.

Si sa che il nuovo progetto prevedrà almeno due nuovi grattacieli (uno di 140 e uno di 100 metri) e forse un terzo un po’ più piccolo (“appena” 70 metri). Al di là di questo l’effettiva nuova faccia del campus è tutt’altro che ben definita e per questo periodicamente se ne discute. Le associazioni di quartiere temono appunto l’arrivo di speculatori e l’appropriazione dell’area universitaria da parte di investitori privati che di fatto priveranno il quartiere di uno spazio pubblico e sociale. Il comune dal canto suo tarda a presentare un piano e un progetto chiaro per questa area, probabilmente subendo le pressioni di interessi che prevedibilmente hanno altri progetti per Bockenheim.

L’unica cosa certa è per ora l’abbattimento della torre, uno spettacolo da ammirare domenica 2 febbraio alle 10.

[ale.gra]

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