Povera ma Sexy: sul ponte

Photo by steffen.r©
Jannowitzbrücke photo
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di Nora Cavaccini*

Ci sono dei ponti, come Jannowitzbrücke ad esempio, che quando ci passi sopra in bicicletta non puoi fare a meno di rallentare e girare la testa, ora a destra, ora a sinistra, con gli occhi oltre il fiume, fin dove arriva lo sguardo.
Per la durata di quel momento, il tempo dilegua e tu languisci.
È quell’ora della sera in cui imbrunisce. Oppure, no, invece è il Tagesbruch, il far del giorno, l’alba. Ma che importa.
In entrambi i casi il paesaggio si tinge di un colore cui sarebbe difficile dare un nome; rosa, violetto, celeste, sembrano infatti riduttivi. È una delicata fusione, piuttosto. Un colore che emana un profumo tutto suo, e da qualche parte c’è dentro anche l’odore dei tigli.
Sopra la testa passa un treno.
Fa un rumore metallico e ciononostante ogni cosa sembra essere sprofondata nella quiete, anche i vagoni della Sbhan. Pensare che invece, nell’erba poco più in là, tutto si muove; e tutto si dà da fare.
Guardando alla città in questo momento fatale, quasi ci si rattrista all’idea che possa esserci qualcuno, là fuori, che non ci trova niente di particolare.
Sembra così bella. Stretta intorno, come adesso, quasi a fare male, pare impossibile amarla così tanto.
Mi viene in mente una delle prime volte qui, di passaggio ad Ostbahnhof.
La torre della televisione, e con lei Alexanderplatz, sembravano vicinissime.
E allora, con la valigia, iniziai a camminare.
E camminavo, camminavo, e la torre sembrava sempre più vicina, eppure non arrivava mai.
Non sei cambiata, Berlino.
Irraggiungibile, mentre lasci che duri un’eternità questo lento girovagare su due ruote, affacciandosi sul ponte.
Poi l’attimo passa.
Si torna a sfrecciare sulla noiosissima Henrich Heine.
Cazzo, sono già le otto. Della sera, del mattino, chissà.
Ma che importa.

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* Questo post è stato pubblicato originariamente su Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin, un progetto di Nora Cavaccini. Segui il progetto su Facebook.

Povera Ma Sexy – Postkarten aus Berlin è un “viaggio” fisico e letterario. Un percorso che nasce dall’esperienza personale di chi scrive ma che, al tempo stesso, può rappresentare una via alternativa per scoprire la città. Per tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ne subiscono il fascino. Berlinesi e non.

Ogni post è costituito da un breve un racconto. A ogni racconto è associata una mappa. Qui, cliccando sugli indicatori, comparirà una descrizione. Si tratta di informazioni “turistiche” che non mirano ad essere esaustive ma a collocare meglio il racconto nei luoghi che lo hanno ispirato.