Due anni di manifestazioni contro l’aeroporto: la protesta continua

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[© Wo st 01 / Wikipedia / CC BY-SA 3.0 DE]

Francoforte – Dopo due anni di manifestazioni ogni lunedì, i comitati cittadini anti-rumore sono decisi a non arrendersi: la protesta continua e continuerà.

Ieri, per la settantacinquesima volta, si sono riuniti al terminal 1 dell’aeroporto di Francoforte per esprimere il loro dissenso. Non sono tanti come all’inizio, ma almeno mille persone ogni lunedì si trovano ancora e avvertono i passeggeri in arrivo o in partenza che l’aeroporto più grande dell’Europa continentale non è un’opera priva di conseguenze sulla popolazione di Francoforte.

Il braccio di ferro tra le Bürgerinitiativen e FRAPORT, l’azienda che gestisce lo scalo cittadino, sembra però destinato a durare a lungo. Secondo le stime fornite da FRAPORT il traffico aereo mondiale crescerà costantemente fino al 2030 e, inutile specificarlo, Francoforte vuole essere della partita.

La costruzione della pista d’atterraggio Nord, tanto contestata dai comitati, non è bastata e si parla da tempo di un nuovo vero e proprio terminal da costruirsi nel lato sud dell’aeroporto.

Dal canto loro i comitati fanno notare che secondo la Deutsche Flugsicherung, l’agenzia tedesca per il controllo e la sicurezza dei voli, dall’inizio dell’anno al 6 ottobre il traffico è calato del 2,4 per cento e già l’anno scorso era sceso di circa un punto percentuale. Anche in queste condizioni secondo i comitati i provvedimenti presi fino ad ora, come il Flugverbot, il divieto di volo in vigore dalle 23 alle 5, non bastano.

Intanto, secondo i nuovi regolamenti cittadini, appena un mese fa la città di Darmstadt ha stabilito che, nel caso sulle terrazze il rumore degli aerei fosse troppo forte, allora gli abitanti sarebbero autorizzati a chiedere un risarcimento per i danni subiti dal rumore direttamente a FRAPORT che potrebbe arrivare a dover pagare fino a 5000 euro per famiglia.

(ale.gra)