Intercettazioni e sicurezza, nero su bianco: la Germania investirà 15,8 milioni di euro

Photo by NordForsk©
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di Alessia Del Vigo

Con l’approvazione di un accordo tra lo Stato e alcune regioni federali, va avanti il progetto dei ministri degli interni e dei senatori di Sassonia-Anhalt, Turingia, Brandeburgo e Berlino per la realizzazione di un centro comune per le intercettazioni.
Il centro di competenze e servizi (GKDZ) è il risultato della cooperazione alla sicurezza della Germania orientale, nata 15 anni fa a Lipsia per diffondersi poi a Dresda, Magdeburgo e Erfurt.
Il Brandeburgo si è aggiunto nel 2014, la città di Berlino nel 2015.

A seguito di un incontro tenutosi a Lipsia a metà luglio tra il ministro degli interni sassone Markus Ulbig (CDU) e i suoi colleghi Holger Stahknecht (Sassonia-Anhalt CDU), Holger Poppenhäger (Turingia SPD), Karl-Heinz Schröter (Brandeburgo SPD) e Andreas Geisel (Berlin SPD), è emersa l’intenzione di trarre un bilancio del lavoro fatto insieme.
Poppenhäger firmerà a Lipsia una dichiarazione d’intenti relativa al GKDZ, dal momento che la commissione interna della dieta regionale deve ancora fare i conti con il trattato tra lo Stato e le regioni, come emerso a Erfurt.
Per Ulbig sarà la seconda firma: ha già firmato il trattato a seguito dell’accordo di gabinetto lo scorso aprile a Dresda. Per la cronaca, c’è stata la modifica di una parte dell’accordo, secondo la volontà dei delegati della Sassonia-Anhalt. L’accordo dovrebbe venire ratificato entro la fine dell’anno corrente, mentre il centro dovrebbe aprire i battenti entro la fine del 2019.

Questo rappresenta senza dubbio un nuovo livello della cooperazione alla sicurezza. Nei prossimi cinque anni dovrebbero venire investiti 15,8 milioni di euro. Le regioni coinvolte si impegnano a risparmiare circa 11 milioni di euro in questo lasso di tempo. Le disposizioni di sorveglianza delle comunicazioni verranno tenute in considerazione anche in futuro dalle autorità regionali, inoltre i dati di ogni regione verranno elaborati e salvati separatamente. In quanto istituto di diritto pubblico, il GDKZ prevede l’occupazione di circa 50 dipendenti.

Tutto questo continua a individuare una direzione ben precisa da parte della politica e delle istituzioni tedesche, sicuramente molto più inclini che in passato a scegliere una maggiore sicurezza, anche ove questo implichi il pagamento di un prezzo in termini di compressione della privacy.