Trecento persone scendono in piazza contro la speculazione del cibo

Deutsche Bank Twin Towers, Frankfurt am Main [Wikimedia Commons / © Markus Bernet / CC BY-SA 2.5]
Deutsche Bank Twin Towers, Frankfurt am Main [Wikimedia Commons / © Markus Bernet / CC BY-SA 2.5]
Deutsche Bank Twin Towers, Frankfurt am Main [Wikimedia Commons / © Markus Bernet / CC BY-SA 2.5]

Francoforte – Ieri, un corteo di circa 300 persone ha attraversato il distretto finanziario di Francoforte.

Motivo della protesta: la speculazione che le grandi compagnie, come Deutsche Bank e Allianz farebbero nel compartimento della produzione di cibo, approfittando della variabilità del prezzo dei beni di sussistenza e in questo modo, secondo i manifestanti, gravando ulteriormente sulle spalle di chi, nel mondo, ha difficoltà anche solo a recuperare del cibo. Dal canto loro, Allianz e DB, già in passato hanno negato di portare avanti questo tipo investimenti.

La protesta è stata organizzata da una rete di associazioni tra cui Oxfam, Attac, Mireor, Katholische Arbeitnehmerbewegung e diverse altre e si faceva forte di una raccolta i 50 mila firme per una petizione per proibire questo tipo di attività finanziaria.

L’azione s’è concretizzata con la chiusura simbolica di parte del quartier con 4,3 chilometri di nastro che è stato srotolato lungo tutto il percorso della manifestazione.

La richiesta principale degli organizzatori è quella di una regolamentazione europea o quantomeno politica del commercio di beni di sussistenza o almeno che Allianz e Deutsche Bank si adeguino a quanto fatto da altre compagnie tedesche le quali hanno già cancellato le materie prime agrarie dalla lista dei possibili investimenti speculativi.

Come recitavano alcuni slogan della protesta di ieri, una regola che vale per tutti: “non si gioca con il cibo”.

(ale.gra)