“UE inserisca Guardiani della Rivoluzione iraniani nella lista dei terroristi”: lo chiedono Verdi e Liberali tedeschi

guardiani della rivoluzione
Membri delle forze paramilitari Basij, aprile 2022. Photo credits: EPA-EFE/ABEDIN TAHERKENAREH

I liberali e i Verdi tedeschi premono perché l’Unione Europea inserisca i Guardiani della rivoluzione islamica iraniani nell’elenco dei terroristi e stigmatizzano le condanne a morte che il regime di Teheran sta cominciando a eseguire, nei confronti di chi ha animato le proteste degli ultimi mesi.

Se davvero l’UE decidesse di recepire la richiesta, diverse sarebbero le conseguenze di rilievo, come per esempio il congelamento dei beni dell’organizzazione presenti nel territorio dell’Unione.

manifestanti iraniani
Manifestanti del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (NWRI) manifestano con cartelli raffiguranti la defunta Mahsa Amini, davanti all’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran a Berlino, il 20 settembre 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Fdp e Verdi chiedono che i Guardiani della Rivoluzione siano inseriti dall’UE nell’elenco dei terroristi

Continuano a infuriare venti di tempesta, in Iran. La protesta, divampata in seguito alla morte della ventiduenne Mahsa Amini, arrestata e percossa a settembre per aver indossato male il velo e deceduta una settimana dopo, è dilagata in tutto il Paese e ha visto il governo di Teheran reprimere ferocemente il dissenso.

Ora arrivano le prime esecuzioni capitali, la prima avvenuta giovedì, quando è stato giustiziato il 23enne Mohsen Shekari. Il giovane era stato accusato di aver ferito durante un blocco stradale un membro del gruppo paramilitare Basij, affiliato proprio alla Guardia Rivoluzionaria iraniana.

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Berlino, manifestazione di solidarietà con chi protesta contro il governo islamista a seguito della morte di Mahsa Amini. 1° ottobre 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Dopo una prima esecuzione, giustiziato un altro giovane

L’episodio è stato condannato in modo pressoché unanime, dall’opinione pubblica internazionale, e anche in Germania si sono espressi diversi esponenti politici di rilievo. I liberali si sono spinti fino a chiedere che i Guardiani della Rivoluzione siano ufficialmente inserite dall’Unione Europea nell’elenco dei terroristi.

Lo ha dichiarato espressamente il segretario generale del partito, Bijan Djir-Sarai, facendo riferimento alle esecuzioni in corso in Iran. “Questa mattina, un altra giovane persona è stata strappata alla vita” ha ribadito Djir-Sarai, commentando l’esecuzione dell’oppositore del governo Majidreza Rahnavard, giustiziato perché accusato, tra le altre cose, di aver ucciso due membri della milizia Basij.

Il leader dei Verdi tedeschi Omid Nouripour Foto: EPA-EFE/CLEMENS BILAN / POOL

Intanto l’UE accusa Teheran di violare i diritti umani e di fornire droni alla Russia

Anche il co-leader dei Verdi, Omid Nouripour, a febbraio, aveva già chiesto all’UE di inserire i Guardiani della Rivoluzione iraniana nell’elenco dei terroristi, mentre Annalena Baerbock, ministra degli esteri e collega di partito di Nouripour, nei giorni scorsi ha ribadito la sua più ferma condanna nei confronti delle esecuzioni messe in atto da Teheran.

“C’è la minaccia di altre esecuzioni e altri tentativi di intimidazione” ha commentato Baerbock a margine di un incontro con i suoi omologhi dell’Unione, a Bruxelles. La ministra è peraltro intervenuta recentemente all’8° Congresso mondiale contro la pena di morte, a Berlino, lo scorso 15 novembre.

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La ministra tedesca degli esteri, Annalena Baerbock, parla in apertura dell’8° Congresso mondiale contro la pena di morte a Berlino, Germania, 15 novembre 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN / POOL

I ministri degli Esteri dell’UE stanno discutendo della possibilità di infliggere sanzioni più severe all’Iran e pare che 30 persone e istituzioni siano già soggette a divieti di ingresso e di beni. Secondo lo Spiegel, lo riferirebbero diverse fonti diplomatiche. L’UE accusa Teheran non solo di violazioni dei diritti umani, ma anche di aver fornito droni alla Russia contro l’Ucraina.

I Guardiani della Rivoluzione al centro di una protesta internazionale

I Guardiani della rivoluzione, o pasdaran (che in farsi significa, letteralmente, “colui che veglia”), sono un corpo militare organizzatosi per proteggere la rivoluzione islamica del 1979, capeggiata dall’ayatollah Ruhollah Khomeini, dopo la caduta dello scià Reza Pahlevi. I pasdaran, al servizio del totalitarismo teocratico degli ayatollah, controllano anche la succitata milizia paramilitare Basji, formata normalmente da giovani volontari.


Iran

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La morte di Mahsa Amini e la successiva protesta nei confronti del sistema che questo corpo militare incarna, non sta solo producendo i suoi effetti in Iran, ma sta anche riverberando a livello internazionale. Anche in Germania, infatti, migliaia di persone sono già scese in piazza contro il governo di Teheran.

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