Scandalo CumEx, Procura di Amburgo: nessun sospetto contro Scholz

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Olaf Scholz (SPD). Oboneo, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Nessun sospetto. Lo ha dichiarato la procura generale di Amburgo, in relazione alla denuncia per favoreggiamento dell’evasione fiscale presentata contro il cancelliere federale Olaf Scholz e l’attuale sindaco di Amburgo, Peter Tschentscher, in merito allo scandalo Cum-Ex.

La decisione è stata presa il 10 agosto ed è stata confermata all’agenzia di stampa dpa da una portavoce della procura.


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Nessun sospetto contro Scholz: respinta la denuncia presentata a febbraio contro il cancelliere

La Procura generale di Amburgo ha respinto come infondata la denuncia presentata a febbraio da un avvocato nei confronti di Olaf Scholz, Peter Tschentscher e altre persone, per sospetto favoreggiamento dell’evasione fiscale legata al cosiddetto “scandalo CumEx”. Lo ha confermato al Tagesspiegel la procuratrice generale Mia Sperling-Karstens.

La decisione si lega a fatti risalenti al 2016, quando Scholz era sindaco di Amburgo e Tschentscher senatore delle finanze. In quell’anno, le autorità fiscali cittadine rinunciarono a recuperare un’imposta sulle plusvalenze accreditata per il 2009, pari a un importo di 47 milioni di euro, da operazioni CumEx della Warburg Bank. Chi ha presentato la denuncia, si è chiesto se l’attuale cancelliere federale e l’attuale sindaco di Amburgo, tra gli altri, possano aver esercitato un’influenza politica su tale decisione.

Le dichiarazioni della procuratrice Sperling-Karstens

La procura, però, non ravvisa “sufficienti indizi fattuali per sospettare che una presunta evasione fiscale da parte della Warburg Bank sia stata promossa, consapevolmente o volontariamente, da persone responsabili dell’amministrazione finanziaria di Amburgo”. La procuratrice Sperling-Karstens ha inoltre dichiarato che già nel 2021 era stato accertato che i funzionari del fisco della cittadina anseatica, e quindi anche i loro superiori, non avessero commesso alcun reato, quando, nell’esercizio della loro discrezionalità, avevano deciso di non recuperare la succitata somma di 47 milioni di euro.

Lo sfondo: il gigantesco scandalo CumEx

CumEx è considerata la più grande frode fiscale del dopoguerra e sarebbe stata messa in atto, fra il 2001 e il 2011, allo scopo di ricevere rimborsi multipli per tasse mai pagate, per decine di miliardi di euro. Oltre ad aver coinvolto la banca Warburg di Amburgo, lo scandalo ha travolto anche Johannes Kahrs dell’SPD, che si è ritirato dalla vita politica nel 2020.

Della questione si sta occupando anche una speciale commissione investigativa del parlamento di Amburgo, davanti alla quale Scholz dovrebbe testimoniare venerdì. “Non ci sono prove che ci sia stata un’influenza politica, e sono sicuro che questo non cambierà” ha dichiarato il cancelliere la scorsa settimana, in riferimento al caso.

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