I berlinesi vorrebbero salvare Tegel, ma non c’è speranza

© Matti Blume / CC BY-SA 2.0 DE
© Matti Blume / CC BY-SA 2.0

I berlinesi non vogliono rinunciare a Tegel. Secondo un sondaggio realizzato da Forsa per la Berliner Zeitung, infatti, il 69 per cento degli intervistati si è dichiarato contrario alla chiusura del vecchio aeroporto, considerato essenziale soprattutto a causa della sua vicinanza con il centro della città.

Ovviamente, la maggior parte delle proteste (il 73%) arriva dai cittadini residenti nell’ovest della città, area per cui Tegel rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile. Il nuovo aeroporto, invece, costringerebbe i Wessis a lunghe trasferte – anche di un’ora abbondante – per raggiungere gli imbarchi e i check-in di BER.

La chiusura di Tegel, tuttavia, non è in discussione. Lo ha ribadito con chiarezza pochi giorni fa Richard Meng, portavoce del Senato. “Ovviamente si tratta di un aeroporto bello ed importante. Ma non c’è spazio per un cambio di programma, dal punto di vista legale tutto è stato già deciso ed approvato”, ha affermato Meng.

Per i fan di Tegel non c’è dunque speranza, Keine Hoffnung für Tegel-Fans, come afferma il quotidiano locale. Tegel resterà aperto con tutta probabilità sino al 2015, poi arriverà la chiusura, che dovrà avvenire – così è stato deciso – entro sei mesi dall’apertura del nuovo scalo di BER.

L’aeroporto, con tutta probabilità, sarà convertito in una struttura dedicata alla ricerca scientifica, un polo internazionale per la chimica, la fisica e le tecnologie industriali. Perché questo accada, però, ci vorranno anni. “Almeno dieci”, secondo quanto afferma un recente rapporto stilato dalla Commissione speciale BER e dal Dipartimento del Senato per i Trasporti.