Radio Banda Larga: a Berlino “accompagnava a dormire” i clubber, ora è cosmopolita

Radio Banda Larga
Festa per i 10 anni di Radio Banda Larga

di Arianna Dafne Fini Storchi

Dietro ogni radio c’è una storia. Quella di Radio Banda Larga è una storia particolare, sopra le righe: nasce italiana e si sviluppa cosmopolita.

Fondata da Renato Striglia – storica voce di Radio Flash – nel locale torinese dell’ Imbarchino nella simbolica data del 25 aprile 2012, RBL si configura quale associazione culturale non a scopo di lucro: una web radio priva di pubblicità, dalla programmazione sfaccettata, gestita da volontari spinti solo dalla propria passione per il mezzo radiofonico.

Radio Banda Larga: da un pugno di ascoltatori a un’audience internazionale

Radio Banda Larga, ai suoi esordi composta da pochi ‘dilettanti allo sbaraglio’ ed ascoltata da altrettanti amici e parenti, trasmette oggi da 4 grandi città europee (tra cui Berlino) in cinque lingue diverse; vede la partecipazione di oltre 120 persone, e vanta circa 3000 ascoltatori settimanali da tutto il mondo. Ma facciamo un passo indietro. Come si è passati dalla realtà piemontese ad una multiculturale?


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Giordano e Timpanaro: da Torino a Berlino con la loro radio in valigia

RBL Torino è già nata da qualche anno e trasmette numerosi programmi in Italia, quando nel 2015 due giovani speaker dell’emittente, Matteo Giordano e Valerio Timpanaro, si trasferiscono nella capitale tedesca portando in valigia con sé l’amore per la radiofonia.
Presto nasce in loro il desiderio di mandare in onda un programma su Radio Banda Larga dalla capitale tedesca. In fondo, l’iniziativa non appare poi così folle: le web radio sfruttano internet, non prevedono l’uso di frequenze medie o radio per diffondere una trasmissione. E quindi perché non buttarsi in questa impresa?

Radio Banda Larga
Karnival der Kulturen

Nasce “Afterhour”, il programma per i reduci delle notti berlinesi

Matteo Giordano racconta: “nel febbraio 2016, un nostro amico ci viene a trovare e ci lascia un microfono USB. E dalle notti brave che facevamo in giro per Berlino, al ritorno a casa – tendenzialmente la mattina – ci mettevamo in salotto, a guardare film, ascoltare la musica, leggere romanzi, fumetti … Era proprio il nostro after hour”. E così i due, insieme ad un terzo mico, concepiscono “Afterhour”, il primo programma dell’hub berlinese.

L’intento della trasmissione è accompagnare l’ascoltatore dalla discoteca alla camera da letto, grazie a musica dal ritmo decrescente intervallata da letture, estratti di film, ed interviste con amici. Il parlato veniva inizialmente registrato nel salotto di Matteo senza alcun mezzo se non quel famoso microfono; poi, con il software Audacity – assolutamente gratuito – vi venivano aggiunte le canzoni: così rielaborata, la trasmissione era pronta per la messa in onda. Il resto lo ha fatto il passaparola.

Radio Banda Larga
Radio Banda Larga – Inaugurazione nuovo studio KAOS –

Nel 2017 nasce l’associazione Radio Banda Larga Berlino

Sempre più persone a Berlino vogliono parlare in radio dei propri interessi, del proprio genere di musica preferito. Così, piano piano, si arriva a registrare 6 programmi dalla capitale tedesca.

I tempi sono maturi: nel 2017 viene fondata l’associazione Radio Banda Larga Berlino. Se all’ inizio questa realtà si delinea quale mera radio degli italiani a Berlino, col coinvolgimento di sempre più speaker internazionali il carattere della comunità di RBL si trasforma sensibilmente: diventa una community radio gestita da persone che arrivano da ovunque – sebbene il suo nucleo rimanga ancora oggi in Italia. Ed in Germania, la radio ha adesso il proprio nido sulla Sprea, dove ha trovato spazi da adibire a studio negli edifici della comunità creativa KAOS di Oberschöneweide. Ma non è finita qui: da gennaio 2022 germogliano altri 2 hub in Europa. Tramite un bando europeo, il progetto si espande a Riga, in Lettonia; nel mentre, un ragazzo trasferitosi da Berlino a Barcellona decide di esportare la radio nella città catalana. L’adesione all’ hub spagnolo è stata così massiccia che oggigiorno 8 ore della quarta domenica di ogni mese sono esclusivamente dedicate alla diretta da Barcellona.

Ma questo ampliamento non sorprende troppo, se si considera che già dagli inizi Radio Banda Larga si fa portatrice di valori volti all’inclusione: è un progetto per tutti, come proclama il suo stesso motto: “tutti possono fare la radio, anche i dj”. E non sembra neanche un caso che tale motto sia ripreso da una celebre frase di Augusto Boal, fondatore del teatro degli oppressi: “tutti possono fare teatro, anche gli attori”.

Un progetto per dare voce a chi non ha voce

Matteo Giordano spiega: “La filosofia della radio è dare voce a chi non ce l’ha, a chi non ce l’ha mai avuta o a chi vuole mettersi in gioco e imparare ad esprimersi attraverso il mezzo radiofonico.” Cosicché RBL non viene aperta solo a chi abbia già una formazione tecnica o una naturale predisposizione per questo mondo: il suo scopo principale è insegnare a “fare la radio”, permettendo a qualunque interessato di migliorare la propria espressione attraverso l’emittente. Sempre in quest’ottica RBL partecipa anche a numerosi progetti sociali.

Ad esempio, il programma “Nei Meandri” viene registrato una volta a settimana a Torino presso il Drop In, un centro di riduzione del danno per tossicodipendenti. Per un’ora, la radio diventa un juke-box a disposizione dei frequentatori del centro, che vengono invitati a richiedere ed annunciare una canzone. Col risultato che nel giorno in cui c’è Radio Banda Larga molte più persone si presentano al centro: una formula vincente. Parimenti, l’emittente porta avanti progetti con ragazzi dai disagi mentali e prende parte ai viaggi del treno della memoria, invitando i giovani a condividere le proprie impressioni dal convoglio ferroviario.

Radio Banda Larga
Radio Banda Larga – Karnival der Kulturen

A Berlino, Radio Banda Larga è ormai ovunque: dal Karneval der Kulturen al Suicide Circus club

 A Berlino, la radio partecipa attivamente alla vita della città: sono stati inaugurati progetti nelle scuole, ha partecipato al Karneval der Kulturen, e agli amanti della vita notturna farà sorridere sapere che durante la pandemia RBL ha trasmesso anche dal Suicide Circus club (una delle aree–simbolo della cultura alternativa, che rischia di sparire sotto il peso di un grattacielo di 100 piani, ndr), situato nella RAW-Gelände.

Certo, l’espansione della web radio ha portato ad una sua maggiore professionalizzazione: investire in attrezzatura e stabilire una direzione artistica è stato fondamentale per rendere il palinsesto serio e gradevole all’ascolto. Tuttavia, lo spirito di apertura è rimasto invariato. Chiunque voglia prendere parte a Radio Banda Larga è infatti caldamente invitato ad inviare una mail a [email protected] per presentare il proprio progetto, la propria idea di programma radiofonico, la propria voglia di diventare un tecnico. Ed RBL è pronta ad accompagnare ed a sostenere gli interessati in questo percorso, mostrando loro la strada passo passo.

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