Long Distance Art, a Berlino e Londra l’arte conquista il dono dell’ubiquità

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A meno che non ci lasci indifferenti, contemplando un’opera d’arte ammiriamo la mano dell’uomo che sta dietro a tanto lavoro. Ma cosa succede se ciò che stiamo osservando altro non è che il prodotto di un robot? Apprezzeremmo allora l’ingegno di chi ha realizzato la macchina e l’abilità di chi la mette in funzione.

Strana circostanza quella di ieri per chi si trovava a Berlino in Breitscheidplatz e a Londra in Trafalgar Square. In questi due spazi sono state installate le macchine, rispettivamente arancione e rossa, capaci di riprodurre ciò che l’artista Alex Kiessling stava disegnando nell’Ovalhalle del Museumquartier a Vienna.

Long distance Art è stato infatti il nome del particolarissimo evento che ha messo a confronto gli essere umani e la tecnologia.

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Il sistema raffinatissimo dei due robot consente loro di disegnare la stessa cosa che l’uomo crea su carta, in diretta e a chilometri di distanza. Nell’esatto istante in cui la sua penna tocca il foglio, i sensori lo rilevano e trasmettono l’impulso via satellite al robot che copierà il movimento identico altrove. A ogni tocco, ne corrisponde uno “artificiale”.

Il lavoro della macchina, 4 quintali di ingegneria, utilizzabile nell’industria automobilistica e in quella alimentare, è di gran lunga più preciso di quello manuale. La sua kriptonite è il flash fotografico, che può indurla a malfunzionamenti.

Per 500 ore i tecnici hanno lavorato al progetto, 150 persone sono state coinvolte. Soddisfatto il programmatore, Gregor Hofbauer: «La trasmissione dei dati ha funzionato a dovere»

Nel corso di due ore, Kiessling ha così disegnato in tre luoghi diversi una serie di ritratti che poi combinerà in un’unico quadro all’avanguardia.

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«I disegni fatti dal robot sono sempre una parte di quello originale creato da me», ha detto il pittore. «Si completano e in tal modo ottengono un’altra funzione». Ancora: «Mi sembrava di lavorare per creare più che una copia, un “clone”».

Meraviglioso il risultato, incredibile l’efficienza della tecnica: l’immagine emerge come dal nulla, è fenomenale. Potete vederlo nel video che il “Daily Mail” ha pubblicato online ieri.

Così fra le tre città nasceva un gemellaggio artistico del tutto inedito. «Vienna ha una vivace e creativa scena culturale», ha detto Norbert Kettner, direttore del Turismo. Anche se, purtroppo, l’anteprima mondiale non è stata pubblicizzata abbastanza e c’erano pochi visitatori.

(e.bar)