Quartett, il gioco hipster che spopola a Berlino

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di Giulia Maninetti

Pare che a Berlino stia spopolando. Si chiama Hipster-Quartett, ed è una variante del celebre gioco di carte Quartett (in italiano Gioco delle famiglie), il cui scopo è quello di ricomporre le famiglie, ovvero i gruppi di carte dello stesso valore.

Esistono numerosi tipi di gioco, ognuno con un tema diverso: animali, auto, treni, eccetera. Da oggi anche Hipster. E non è un caso che sia nato a Berlino, considerata la capitale per questa nuova moda (si può definire così? Identità? Tendenza?). Segni distintivi: jeans Skinny, Mac-Book, occhiali da Nerd, vestiti finto-trascurati, borse di tela.

L’idea è stata di Jonas Brunnert, studente ventiseienne che vive a Neukölln, il nuovo quartiere in. Ogni carta, che raffigura amici dello stesso Brunnert, rappresenta una categoria di hipster: il nerd, il sognatore, il cosmopolita, l’intellettuale, eccetera.

Ogni carta ha il suo valore, ovvero: quante borse di tela possiede, quanti Open-Air frequenta, quanti litri di Mate beve all’anno (celebre bevanda analcolica), quanti flirt ha, quanti amici su Facebook può vantare, quanti progetti aperti ha. Chi ottiene più punteggi, secondo le tradizionali regole di Quartett, vince.

Sembra che già seimila giochi siano stati venduti, online e nei negozi, al prezzo di 8,50 Euro. Perché, come dice il fondatore: «Tutti ridono degli hipsters e nessuno si riconosce come tale!».

Per chi volesse comprarlo, si può fare online su Amazon o su Quartett.net.

Pubblicato su Trigonometrie di vita e altre fandonie