Hartz IV: 600 milioni di euro in meno. La manovra di Christian Lindner

welfare contro Christian Lindner fracking
Il ministro delle finanze Christian Lindner (FDP) Foto: EPA-EFE/MICHAEL SOHN / POOL

Il ministro tedesco delle finanze, Christian Lindner (FDP), starebbe pianificando di ridurre i sussidi per i disoccupati di lungo periodo. Concretamente parliamo di tagli al budget per Hartz IV di 600 milioni di euro.

Lo rivela lo Spiegel, che citerebbe direttamente la decisione di bilancio per il 2023. Critiche arrivano dall’opposizione e in particolare da Linke e CDU.


sostegno all'economia Christian Lindner

Leggi anche:
Il ministro delle finanze tedesco: “più straordinari per combattere la crisi”. Critiche da Die Linke

Hartz IV, tagli per 600 milioni di euro

Attenersi alla regola del pareggio di bilancio. È sempre stato uno dei cardini del programma del ministro tedesco delle finanze, Christian Lindner, che tuttavia ha dovuto mediare molto sul punto, dopo l’esplosione del conflitto ucraino. Lindner, tuttavia, che della questione ha fatto un cavallo di battaglia e anche un simbolo di credibilità personale, intende affrontare il problema e fare in modo che venga rispettato il tetto dei prestiti contratto dal governo. Alcuni dettagli di una manovra in questa direzione, sono stati recentemente divulgati dalla stampa tedesca.

Secondo quanto riportato dallo Spiegel, per esempio, Lindner starebbe pianificando di effettuare tagli drastici ai sussidi per i disoccupati di lungo periodo. Questo dato emergerebbe dalla decisione di bilancio per il 2023, in base alla quale i “benefici per l’integrazione nel lavoro” del sistema noto anche come Hartz IV, saranno tagliati dagli attuali 4,8 a 4,2 miliardi di euro. Parliamo cioè di circa 600 milioni di euro in meno e i tagli riguarderanno soprattutto i cosiddetti fondi per i sussidi pluriennali.

Le proteste per l’opposizione

Protesta intanto l’opposizione e mentre Kai Whittaker della CDU parla di tagli “brutali”, la portavoce per la politica sociale della Linke al Bundestag, Jessica Tatti, dichiara che il governo dovrebbe tessere “i massicci profitti in eccesso” registrati dalle imprese durante la crisi, “invece di perseguire compulsivamente il freno al debito”.

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!