Gefangene Bildern, una bella mostra all’Historisches Museum sui prigionieri della prima guerra mondiale provenienti dalle colonie europee

Soldato africano del contingente francese sull'Hauptwache durante l'occupazione di Francoforte. Foto: Il Mitte.
Soldato africano del contingente francese sull'Hauptwache durante l'occupazione di Francoforte. Foto: Il Mitte.
Soldato africano del contingente francese sull’Hauptwache durante l’occupazione di Francoforte. Foto: Il Mitte.

Francoforte – Se non siete mai stati all’Historisches Museum, il piccolo museo proprio nella piazza del Römer, questa potrebbe essere l’occasione giusta. Fino al 15 febbraio 2015 infatti è allestita una mostra molto interessante intitolata Gefangene Bilder. Wissenschaft und Propaganda im Ersten Weltkrieg – Immagini di prigionieri. Scienza e propaganda nella prima guerra mondiale.

Il titolo è eloquente e spiega perfettamente di cosa si tratta. Una serie di materiali che spaziano dalle immagini, ai libri, alle registrazioni audio che ritraggono i prigionieri di guerra provenienti dalle colonie del ’14-’18 e il rapporto che le potenze europee in conflitto hanno avuto con loro.

Si tratta forse di una storia sconosciuta ai più, ma durante la Grande Guerra le potenze coloniali “importarono” più o meno forzatamente centinaia di migliaia di uomini per impiegarli come soldati. Dall’Africa, dal Magreb, dall’Est. Questi, una volta imprigionati divennero sia oggetto di studio per antropologi e etnologi, sia soprattutto oggetto di propaganda. A seconda dei casi e dell’utilità erano o i fratelli neri, o il nemico nero arrivato a invadere la patria.

Il razzismo non manca, sempre declinato in chiave politica e incentivato in accordo coi fini bellici dei governi e degli imperatori. Una storia affascinante che rivela un contatto con le popolazioni straniere da parte dei popoli europei molto più stretto di quanto si possa pensare. Alla faccia di tutti gli allarmismi che vedono invasioni barbariche per ogni migrante che varca la frontiera, ironia della sorte, le prime masse di extra-europei giunti nel continente furono fondamentalmente importati coattamente e spesso necessari per portare avanti le nostre guerre.

C’è anche una foto dell‘Hauptwache a Francoforte che, dopo la guerra, fu brevemente occupata da un contingente franco-africano, cosa che scatenò una piccola sommossa.

Una mostra che merita, che siate appassionati di storia o meno, molto curata: tutti i materiali infatti sono accompagnati da didascalie in tedesco, inglese e francese.

Il biglietto costa 7,- € / ridotto. 3,50 €.

[ale.gra]

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