Edifici stampati in 3D contro la crisi degli alloggi. Il progetto in Germania

edifici stampati in 3D

La soluzione alla crisi degli alloggi potrebbe arrivare dalla tecnologia? È la scommessa di un progetto, finanziato con fondi pubblici a Lünen, in Nord Reno-Westfalia, che prevede la costruzione di condomini “stampati” prevalentemente in 3D. Secondo quanto dichiarato dall’azienda che sta portando aventi la costruzione, una volta realizzato, l’edificio potrà essere affittato a un prezzo estremamente conveniente: appena 482 Euro per 81 metri quadri. Ma è davvero possibile realizzare edifici stampati in 3D adatti all’uso abitativo?

Al di là del sensazionalismo e dell’indubbio interesse suscitato da questa prospettiva, va specificato che la struttura, che dovrebbe avere tre piani ed essere composta da sei appartamenti, conserva comunque alcuni elementi di edilizia tradizionale. Le fondamenta, per esempio, saranno uguali a quelle di un normale edificio, mentre l’ultimo piano dovrebbe essere costruito in modo “ibrido”, con un misto di legno ed elementi in 3D. Sicuramente in 3D saranno stampate invece la copertura dell’edificio e almeno una parte delle pareti.


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Quanto costano gli edifici stampati in 3D

Quello di Lünen, una volta terminato, sarà il primo edificio residenziale stampato in 3D in Europa e, dal momento che è stato finanziato con fondi publici, verrà affittato a un massimo di 6 Euro al metro quadro. Nello specifico, Il governo del Land del Nord Reno-Westfalia sta attingendo a due fondi di investimento per finanziare il progetto, che nel complesso vale circa 1,9 milioni di Euro. Secondo un portavoce dell’azienda, il grosso dei costi sarà coperto dai programmi statali per le “innovazioni nella costruzione” e dai “finanziamenti pubblici per gli spazi abitativi”, che metteranno a disposizione 1,7 milioni di Euro. I restanti 200.000 Euro circa verranno da una società immobiliare locale.

Il progetto sta attirando grande attenzione a livello internazionale, tanto che ne ha parlato anche il portale americano Business Insider (e l’azienda coinvolta ha in corso anche un progetto negli Stati Uniti). Tuttavia vale la pena menzionare che, per il momento, gli edifici stampati in 3D non costituiscono realmente un’alternativa più economica rispetto all’edilizia tradizionale. Il costo per questo tipo di stampa, infatti, finisce per essere simile o perfino leggermente più alto rispetto a quello di una costruzione con metodi “ordinari”. Se l’implementazione su larga scala sia possibile o conveniente, sia dal punto di vista tecnico che da quello finanziario, è una questione ancora da definirsi.

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