Calendario dell’Avvento: una delle più amate tradizioni natalizie tedesche

calendario dell'avvento

In Germania, Il conto alla rovescia di quanti giorni mancano a Natale viene scandito da un oggetto famosissimo e dalla tradizione ben radicata: il calendario dell’avvento.

Il concetto è semplice, ma affascinante: un calendario speciale, composto da 24 piccole finestrelle numerate, ognuna delle quali nasconde una sorpresa, spesso da mangiare, ma non solo. In questo modo si inganna l’attesa della più importante  tra tutte le feste dell’anno!

Il calendario dell’avvento: nato agli inizi del ‘900

Questa usanza risale al XIX secolo, quando le famiglie tedesche, a dicembre, erano già solite appendere 24 immagini alla parete o 24 fili di paglia nel presepe, contando in questo modo i giorni che mancavano al Natale. Agli inizi del ‘900, l’imprenditore Gerhard Lang ebbe l’idea di creare un apposito calendario con immagini da incollare e tutto nacque da un suo ricordo di infanzia.

calendario dell'avvento

Da bambino, infatti, nel mese di dicembre, il piccolo Gerhard non faceva che chiedere alla madre quanti giorni mancassero a Natale, fino a quando la donna ebbe un’idea deliziosa: cucì 24 motivi natalizi, dietro cui si nascondeva un biscotto. Il figlio poteva mangiarne uno al giorno e in questo modo rendersi conto di quanti giorni lo separassero dal Natale.


matrimonio

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Divenuto adulto, Lang decise di adattare l’idea della madre creando il primo calendario dell’avvento, chiamato “Nel Paese del Bambin Gesù“. Consisteva in un foglio con 24 immagini da ritagliare e un altro foglio con 24 spazi su cui incollarle. Ogni giorno, durante tutto il periodo dell’Avvento, i bambini potevano ritagliare un’immagine e incollarla nello spazio corrispettivo. Il calendario ebbe subito un successo incredibile e vide illustratori dar vita a piccole opere d’arte e anche affascinanti variazioni sul tema, come nel caso di calendari a forma di scala celeste, sui quali si poteva spostare un angelo di un gradino, ogni giorno. Poi Hitler salì al potere e spazzò via tutto.

calendario dell'avvento canva pro

L’orrore nazista travolge (per poco) anche il tenero calendario

Durante l’era nazista, infatti, persino questa simpatica tradizione venne completamente stravolta, privata del significato religioso e piegata alle ragioni della propaganda. Dietro ogni finestrella si trovavano simboli della “Grande Germania” e del regime nazista e questo ne sancì il declino.

Dopo la guerra, il calendario, “denazificato” e finalmente tornato alla sua forma e funzione originale, fu ristampato a Stoccarda nel 1945 dall’editore Richard Sellmer e recuperò immediatamente il successo che lo aveva accompagnato fin dalla sua nascita e che divenne internazionale, sbarcando anche negli Stati Uniti. Nel dicembre del 1953, la rivista Newsweek mostrò un’immagine del nipote di Eisenhower, fotografato proprio con un calendario dell’Avvento di fabbricazione tedesca.

Un successo che si rinnova in mille forme

Da allora e fino ad oggi, sono state prodotte infinite varianti del prodotto, con cui adulti e bambini continuano a divertirsi. La forma più comune del calendario dell’avvento è quella classica e cioè cartacea, con le finestrelle numerate su un cartoncino o una scatola decorata.

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Tuttavia, nel corso degli anni, questa tradizione si è evoluta, dando vita a calendari dell’avvento di ogni sorta: da quelli fatti in casa, con scatole personalizzate, a sacchetti di iuta appesi a una corda, secondo l’uso scandinavo. Anche gli oggetti nascosti dalle finestrelle sono disparati: non solo dolci ma anche giocattoli, poesie o persino gadget tecnologici.

Ci sono poi i calendari dell’avvento specificamente destinati agli adulti, che all’interno possono contenere alcol, caffé, té o prodotti di bellezza, ci sono calendari vegani o ecologici, “candele calendario”, con una sezione da bruciare ogni giorno, mentre il più grande calendario dell’Avvento del mondo si estende su una superficie di 857 metri quadrati e si trova a Lipsia, nel Böttchergässchen. Le porte del calendario sono grandi tre per due metri e vengono aperte quotidianamente.

calendario dell'avvento

Non poteva non influire sulla tradizione anche il mondo dei nuovi media: a questo proposito ci sono audiolibri con 24 storie a tema natalizio da ascoltare, una al giorno, ma anche calendari dell’avvento digitali, con 24 contenuti online tutti da scoprire.

Insomma, in Germania, ma non solo, il calendario dell’avvento è parte integrante delle celebrazioni natalizie. Non esiste supermercato che non lo esponga o casa in cui non circoli e per moltissimi è il simbolo dell’infanzia e al tempo stesso un ponte verso le nuove generazioni, che scoprono questa tradizione con i genitori, che a loro volta ricordano i tempi in cui erano bambini, pieni di sorpresa e aspettativa.

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