Berlino dice addio anche al Lovelite di Friedrichshain

© Loui Loui / CC BY 2.0
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Sembra un’epidemia quella che sta colpendo i club di Berlino. Dopo Kater Holzig, Cookies, .HBC e molti altri, dal 1 agosto anche il Lovelite di Friedrichshain chiuderà i battenti dopo 15 anni.

Aperto da Hauke Stiewe, squatter giunto a Berlino da Brema nel 1990, il Lovelite è stato il locale per coloro che erano alla ricerca di un’alternativa alla musica techno. Qui, infatti, si è suonata musica Soul e Ska, si sono organizzati concerti di band Dark Wave e Hardcore, fino a serate Swing o di puri ritmi balcanici.

Uno degli aspetti che ha reso celebre quella che durante la DDR in Simplonstraße 38 era un’officina meccanica, è certamente stata l’improvvisazione, così come la filosofia su cui Stiewe ha basato l’attività del Lovelite. È il fascino che incarna il suo artefice, quello di una Berlino alternativa che si sta sempre più dissolvendo e in un vicino futuro, forse, non esisterà più.

Con il suo club, egli ha anche aderito ad una causa sociale, offrendo regolarmente pizza e birra a prezzi irrisori, per avvicinare persone che altrimenti non avrebbero avuto la possibilità di farlo: “Abbiamo voluto essere lì per le persone normali del quartiere – ha raccontato Stiewe – Ma Friedrichshain è cambiata enormemente negli ultimi anni e il cambiamento non si ferma al Lovelite”.

Non è necessaria poi molta fantasia per immaginare la causa della chiusura del club. Per tutti questi anni, il proprietario ha affittato il terreno a Hauke Stiewe annualmente, così da poter aumentare l’affitto al momento più opportuno e, infine, vendere a caro prezzo la proprietà. Una storia che non ci è nuova.