Attentato ad Ansbach: un morto e dodici feriti

Photo by Metropolico.org©
Joachim Herrmann photo
Joachim Herrmann, ministro dell’interno bavarese Photo by Metropolico.org©

Nella cittá bavarese di Ansbach, a circa quaranta chilometri da Norinberga, é esplosa una bomba all’ingresso di un ristorante del centro. La deflagrazione è avvenuta vicino all’ingresso di un festival musicale, che é stato immediatamente interrotto. La conferma è stata data dal sindaco, Carda Seidel. L’attentatore, che aveva nascosto la bomba in uno zainetto, è un rifugiato siriano di ventisette anni ed è rimasto ucciso dall’esplosione. Ci sono inoltre dodici feriti, tra cui tre gravi.
Non si conoscono ancora le cause del gesto, se l’uomo avesse cioè un intento suicida o omicida. Si ignora anche se fosse collegato o meno a qualche organizzione terroristica. Il suo cellulare, giá al vaglio degli inquirenti, fornirá eventualmente maggiori informazioni sulla presenza di possibili contatti con persone sospette. Nella bomba sarebbero stati inseriti anche pezzi di metallo, atti a ferire e uccidere molte persone. Prima di farsi esplodere davanti al ristorante, l’uomo aveva cercato di entrare nell’area in cui si teneva il festival, forse l’obiettivo principale, ma era stato respinto, perché sprovvisto di biglietto.
Questo nuovo episodio di sangue colpisce una Germania ancora sconvolta per la strage di Monaco.
L’attentatore si era visto respingere più volte la domanda di asilo, l’ultima volta un anno fa, ma gli era comunque stato consentito di continuare a vivere in Germania con un permesso di soggiorno provvisorio. In passato aveva tentato il suicidio per due volte ed era stato ricoverato in una struttura psichiatrica.
Il ministro dell’interno bavarese, Joachim Herrmann, si è detto scioccato e ha annunciato una riunione del governo bavarese in cui verranno esaminati i casi di abuso del diritto di asilo. Ha quindi dichiarato alla stampa: “Bisogna fare qualcosa perché non si continui cosí. Chi cerca protezione in Germania deve rispetto totale alle leggi tedesche e al popolo tedesco”.