Attentati a Parigi: parla la Merkel

Photo by World Economic Forum
Angela Merkel 2015 photo
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Di Lucia Conti

L’attacco alla libertà subito da Parigi riguarda tutti noi”.

Questa è una delle dichiarazioni con cui Angela Merkel si è pronunciata sugli attentati che venerdì 13 novembre hanno gettato la capitale francese nel terrore e sono già stati definiti “l’11 settembre europeo”.

Nell’ambito del suo intervento al cancellierato, sabato mattina, una Merkel vestita di nero e lievemente emozionata ha espresso la sua solidarietà verso i francesi e speso parole di incoraggiamento per chiunque in Europa sia rimasto comprensibilmente sconvolto dalla strage, costata la vita a 128 persone.

Noi, gli amici tedeschi, vi siamo davvero vicini, noi piangiamo con voi“, ha detto. Ha quindi descritto le vittime come persone che volevano essere libere in una città che celebra la vita e sono state brutalmente uccise da uomini che si pongono in esatta antitesi con questa aspirazione.

Augurandosi che i superstiti, i feriti e le loro famiglie possano nel tempo ritrovare quella serenità che oggi sembra impossibile, la Merkel ha speso una sola volta la parola “paura”, per concentrarsi invece su quanto importante sia unirsi e resistere.

“Lotteremo insieme contro chi vi ha fatto questo”, ha chiosato la Cancelliera, aggiungendo che le forze di sicurezza tedesche collaboreranno con la Francia allo scopo di trovare chiunque sia implicato nella strage, dagli esecutori ai mandanti. A questo proposito si appresta a incontrare i suoi ministri competenti per discutere di tutte le implicazioni del caso. Si spera che per una volta le tensioni che la contrappongono al Ministro dell’Interno Thomas de Maizière e al ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, e che riguardano soprattutto il tema dei rifugiati, passino in secondo piano.

La Merkel ha infine parlato di coesione, di tolleranza, del diritto di ogni individuo a vivere libero e del senso di appartenenza a una comunità internazionale che postula tutto questo tra i suoi valori fondamentali e che proprio a quei valori deve aggrapparsi per non soccombere, oggi più che mai.

Perché noi sappiamo che la nostra libertà è più forte di ogni terrorismo”.