Afghanistan, la ministra tedesca della difesa: “Mi prendo la colpa, qualunque cosa accada”

ministra tedesca della difesa
Annegret Kramp-Karrenbauer. Olaf Kosinsky, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

È in una posizione difficile Annegret Kramp-Karrenbauer. Una settimana fa i talebani hanno preso il potere in Afghanistan e la ministra tedesca della difesa sta gestendo l’evacuazione dal Paese dei cittadini tedeschi, del personale internazionale ma anche degli afghani che rischiano di subire le ritorsioni dei talebani.

Finora le forze armate hanno portato fuori dall’Afghanistan 2700 persone

Lunedì un aereo militare della Bundeswehr è decollato da Kabul, in direzione dell’Uzbekistan, carico di 198 persone bisognose di protezione. Complessivamente, la Bundeswehr ne ha finora trasportate 2700, in aereo, fuori dal Paese, tra cui più di 1800 afgani.

Mentre le forze speciali del KSK aiutano queste persone a fuggire per le strade, tante sono le domande e molte sono le critiche rivolte al governo tedesco e al modo in cui ha gestito il ritiro delle truppe. Critiche che sono arrivate persino dal rappresentante delle forza armate, che ha ricordato come da tempo fosse pronto un piano di evacuazione, che tuttavia è stato attuato solo quando le cose sono precipitate.


veterani tedeschi

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La ministra tedesca della difesa: “Mi prendo la colpa”

A queste accuse la ministra ha replicato dicendo di non volersi sottrarre alle sue responsabilità. “Mi prendo la colpa, qualunque cosa accada in Afghanistan” ha replicato lunedì a Bild-Tv. Ha aggiunto di voler portare a termine le procedure di evacuazione e che solo allora farà un bilancio complessivo sulle responsabilità che si è assunta, sui doveri onorati e sugli eventuali errori compiuti. Penserà quindi alle relative conseguenze personali.

Sono io a detenere l’autorità e il comando sulle forze armate” ha ribadito Kramp-Karrenbauer, sottolineando quindi la sua diretta responsabilità nei confronti di “una missione militare in corso tanto pericolosa – nella quale ho anche inviato delle persone”.

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