Aeroporto BER di Berlino, centinaia di uccelli morti: collisioni di massa contro le vetrate

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Protesta dei tassisti berlinesi contro il divieto di far salire i passeggeri al BER durante la cerimonia di apertura dell'aeroporto (31 ottobre 2020). Leonhard Lenz, CC0, via Wikimedia Commons

Si continua a parlare del BER, l’aeroporto di Berlino dalla storia travagliata e dai mille problemi. L’ultimo in ordine di tempo, è quello degli uccelli morti contro le pareti del terminal dell’aeroporto.

Il problema, denunciato da diverse associazioni per la protezione della natura, è noto addirittura dal 2012, quando l’aeroporto era ancora in costruzione.


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Centinaia di uccelli morti al BER: da anni si schiantano contro il vetro dei Terminal

Le associazioni per la protezione della natura continuano a segnalare un’emergenza: centinaia di uccelli, negli anni, si sono schiantati contro le pareti di vetro del BER, soprattutto a sinistra e a destra del terminal 1. E continuano a farlo.

Gli uccelli volano contro il vetro perché ingannati dalla sua trasparenza oppure perché, con il buio, sono attratti dalle luci che si intravedono all’interno dell’aeroporto. l problema si intensifica in autunno, nel momento della migrazione. È soprattutto in questa fase che si verificano regolarmente collisioni di massa, come sottolinea Ansgar Poloczek, responsabile della protezione delle specie presso Nabu Berlin. A morire, sono soprattutto tordi, beccacce e gheppi.

aeroporto di Berlino BER
Arne Müseler / www.arne-mueseler.com, CC BY-SA 3.0 DE <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en>, via Wikimedia Commons

Gli ambientalisti chiedono al BER misure risolutive

Per questa ragione, martedì, le succitate associazioni hanno chiesto alla direzione dell’aeroporto, in una lettera comune, di attuare una “ristrutturazione, attesa da tempo”, nell’interesse della protezione delle specie interessate. Da tempo i responsabili della gestione dell’aeroporto interagiscono con gli ambientalisti, che chiedono vetri di protezione per gli uccelli, riduzione delle emissioni luminose notturne e in generale misure adeguate per evitare le collisioni. I miglioramenti apportati, però, non sono stati ritenuti efficaci da chi invoca un intervento risolutivo. Intervento che, secondo Poloczek, sarebbe stato molto più economico, se preso in considerazione fin dall’inizio. Il problema era stato infatti segnalato già dal 2012, quando l’aeroporto era ancora in costruzione, e nell’anno successivo all’apertura, nel 2020, furono 50 i primi uccelli uccisi. Quest’anno sono stati 40, almeno finora.

Dal canto suo, la direzione del BER ha risposto dichiarando di controllare regolarmente il Terminal 1 (T1), proprio per verificare eventuali collisioni. Le superfici a sinistra e a destra del Terminal 1, inoltre, sono state ricoperte con una pellicola speciale. Gli ambientalisti chiedono però l’installazione vetri protettivi per gli uccelli in tutti i settori.

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